Como: Coronavirus
Anziani, i consigli
Come comportarsi
per evitare rischi

Il vademecum degli esperti per proteggersi. «Limitare il più possibile i contatti con persone esterne»

Un vademecum rivolto agli anziani per ridurre le possibilità di contagio e, quindi, di dover affrontare il Coronavirus.

La Regione ha consigliato ripetutamente agli over 65 lombardi di uscire di casa solo se strettamente necessario per le prossime settimane e, a questo, si aggiungono i suggerimenti degli esperti su come comportarsi per cercare di ridurre i rischi al minimo.

Luoghi da evitare

Non frequentare luoghi affollati come centri commerciali, stadio, teatri, bus, le poste per il ritiro della pensione. «Bisogna evitare di stare per un tempo piuttosto lungo a contatto con delle persone potenzialmente infette – dice Mario Susta, direttore sanitario della Ca’ d’Industria di Como – e quindi, evitare di stare vicino a chi tossisce o starnutisce. Questo è il veicolo principale attraverso il quale si può contrarre la malattia e bisogna quindi prestare molta attenzione».

E per la spesa come si fa?

Il consiglio è quello di ridurre la presenza nei centri commerciali e nei grandi esercizi. «Ci sono i piccoli negozi di vicinato, dal fruttivendolo sotto casa possiamo andarci – spiega Chiara Perrone, geriatra degli Istituti clinici Zucchi di Carate Brianza – l’importante è lavarsi bene le mani appena rientrati a casa. E poi molti supermercati spediscono a casa le buste della spesa, basta soltanto presentare l’elenco con quello che serve. Una possibilità da sfruttare».

Attenti al freddo

Gli sbalzi di temperatura sono un altro pericolo. Il freddo facilita il contagio da infezioni, ma bisogna fare attenzione ai bruschi cambi di temperatura. Coprirsi bene è fondamentale e fare attenzione in caso di vento gelido.

Contatti con figli e nipoti

Se è giusto non uscire di casa se non necessario, i contatti con figli e nipoti sono un pericolo? «Bisogna evitare i contatti con le persone esterne – suggerisce l’esperto –. I nipotini vanno bene, tanto più che non andando all’asilo, le scuole sono chiuse e non sono quindi un veicolo per il contagio».

Quando allarmarsi

Quando e quanto bisogna allarmarsi in caso di sintomi? Gli anziani devono fare attenzione alle altre patologie di cui soffrono perché possono concorrere ad aggravare il quadro clinico. Attenzione quindi a diabete, cardiopatie, ipertensione e bronchiti croniche. I sintomi da tenere sotto controllo sono la tosse secca, la debolezza, i dolori muscolari e la febbre. Non per forza una febbre da cavallo, non bisogna sottovalutare anche poche lineette, da 37,5 a salire. Se i fastidi respiratori si aggravano bisogna informare il medico curante.

Chi si deve chiamare?

A disposizione il numero verde ministeriale 1500 e quello regionale 800.894.545. In caso di una situazione particolarmente grave si può chiamare il 112. Non recarsi al Pronto soccorso o alla guardia medica se si sospetta di avere il virus.

Visite in casa di riposo

Le residenze per anziani hanno ristretto le visite ad una sola persona al giorno, meglio se sempre la stessa.

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