Como. «E ora intitoliamo
a don Roberto un nuovo dormitorio»

Proposta di vari esponenti della sinistra ma c’è il veto leghista.Ferretti (FdI) lancia l’Abbondino alla memoria: «È stato un esempio»

Un dormitorio intitolato alla memoria di don Roberto Malgesini e l’Abbondino d’oro, fioccano le proposte e gli attestati di stima nei confronti del prete al servizio degli ultimi.

La casa albergo

All’indomani della tragica scomparsa di don Roberto in molti in città vorrebbero dedicare al sacerdote qualcosa che resti nel tempo. «Propongono dei gesti politici concreti – così scrive Celeste Grossi, anima della sinistra comasca, sul suo profilo Facebook - al sindaco, alla giunta, ai consiglieri che intendono davvero celebrare don Roberto chiedo di fare subito in un prestigioso immobile di proprietà comunale, quindi nostro, un centro notturno e diurno per chi vive e dorme in strada e di intitolarlo a don Roberto Malgesini di cui tutti dicono di voler seguire l’esempio».

Grossi suggerisce anche un luogo: l’ex casa albergo di via Volta. Lo stabile di pregio in centro è disabitato da anni. Nel 2015 l’amministrazione guidata dal sindaco Mario Lucini aveva tentato senza successo di dare in gestione l’edificio ad una realtà operante sui temi delle fragilità. L’ex vice sindaco con delega ai servizi sociali Alessandra Locatelli pensava di aprire l’anno scorso una manifestazione d’interesse. Il palazzo è sempre vuoto. Anche l’attuale assessore Angela Corengia ha detto di volerlo destinare sempre a fini sociali. Il dormitorio però non piace alla Lega, architrave della maggioranza comunale. I leghisti ripetono che ci sono letti liberi in altre strutture di assistenza della città.

Per aprire un dormitorio si è pensato anche al Santa Teresa, il collegio è stato assegnato dopo anni di disuso ancora all’università dell’Insubria ed è ancora senza studenti. C’è lo stabile della Croce Azzurra, le caserme, il provveditorato, la città ha spazi. «Un centro diurno e notturno per i senza tetto, dedicato a don Roberto – ha rilanciato sempre tramite social Giacomo Licata, ex numero uno della Cgil di Como - la proposta di Celeste Grossi è giusta e concreta. Si può fare».

La benemerenza

Il nome di don Roberto è stato anche pronunciato dal capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale per il prossimo Abbondino d’oro. La scelta del personaggio cui assegnare la benemerenza è attesa a breve, entro il mese. «Purtroppo non ho mai conosciuto don Roberto – dice Ferretti - ma dalle migliaia di testimonianze e racconti di comaschi, ho capito che era una persona straordinaria e che ha dedicato la sua vita agli ultimi. Per questo ho pensato che dato che la commissione si riunirà a brevissimo, sarebbe bello proporlo per l’Abbondino d’Oro alla memoria e credo che questo possa rendere felici tutti i cittadini. Era una persona che faceva tanto per le persone in difficoltà, aiutandole ad avere una vita più dignitosa e senza pretendere nulla in cambio. Un esempio per tutti».

La proposta di assegnare l’Abbondino d’oro alla memoria, non ad una persona ancora viva, da regolamento deve essere condivisa dall’unanimità dei consiglieri che compongono la commissione numero uno di Palazzo Cernezzi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA