Como: i turisti dall’estero
«Nessuna paura,
qui si sta benissimo»

In città di nuovo molti visitatori stranieri:«Tampone per prendere l’aereo, ma non è un problema». I tedeschi: «Siamo vaccinati e adoriamo questa zona»

I turisti stranieri tornano a popolare la città dopo una lunga assenza dovuta alle misure anti Covid. In molti, nel pomeriggio affollatissimo di ieri, hanno scelto il lago come meta privilegiata per concedersi qualche giorno di vacanza, sospinti dal calo dei contagi unito alla recente accelerazione delle campagne vaccinali nei Paesi dell’Unione europea.

La paura del virus sembra ormai alle spalle, a prendere il sopravvento è soprattutto la voglia di normalità. Ne è dimostrazione evidente la fila lunghissima di persone in attesa di un battello lungo la passeggiata “Amici di Como”, nei pressi del pontile. Tra queste, Mann Van der Veeren e la fidanzata Jieun Lee: «Siamo venuti qui per una gita, c’è davvero tanta gente - dicono -. Si tratta della nostra prima visita alla città di Como, il panorama è stupendo». Gli amanti del viaggio hanno imparato a convivere con rigidi protocolli sanitari: «Noi veniamo dal Belgio - specificano -, all’aeroporto, prima della partenza, siamo stati sottoposti a tampone, per poi imbarcarci verso Milano. Un piccolo sacrificio necessario per garantire maggiore sicurezza».

Il prossimo 1 luglio è prevista l’entrata in vigore del Green pass europeo, il certificato che permetterà di facilitare gli spostamenti dei cittadini (vaccinati o con un test risultato negativo) tra gli Stati interni all’Unione.

Innamorati del lago

Intanto, , c’è chi non aspetta: «Sono originario degli Stati Uniti - spiega Johnny Walker -, ma attualmente vivo a Stoccarda. Mi fermerò in città quattro giorni, insieme a mia moglie. Siamo venuti con la nostra auto passando dalla Svizzera, nessun controllo. Eppure siamo entrambi vaccinati, quindi non avremmo avuto problemi a dimostrare la nostra immunità al Covid».

«Questa mattina (ieri, ndr) - ha aggiunto la moglie Juliana, di nazionalità colombiana - abbiamo fatto un giro a Bellagio, la zona del lungolago era colma di persone a passeggio. Lo credo, la vista del lago è spettacolare, siamo innamorati dell’Italia e in particolare proprio di questa zona. Speriamo di tornarci più spesso». Uno solo l’auspicio dei turisti, confidare nel miglioramento della situazione sanitaria per passare un’estate libera da divieti troppo stringenti: «La stagione calda, secondo me, porta con sé una decrescita dei casi di infezione - è il parere di Antonia Aurich, argentina di Buenos Aires -. Purtroppo accade così anche nel mio Paese d’origine, dove però l’epidemia non è in controllo. I vaccini non sono disponibili per tutti e gli ospedali rimangono pieni. Ad oggi, l’Italia sembra poter affrontare i prossimi mesi senza il timore di nuove ondate».

Gitanti in gran numero

Le fa eco l’amica, Sol Busa: «Ho avuto la fortuna di poter soggiornare a Milano, per motivi di studio, fin dallo scorso autunno. Anche qui ho vissuto dei momenti difficili, ma nulla in confronto a ciò che si vive in America Latina».

Ieri la città, oltre ad aver visto l’atteso ritorno degli stranieri, ha accolto folle di gitanti “locali”: gettonati soprattutto la passeggiata di viale Geno, i giardini a lago e il parco di Villa Olmo. Parcheggi quasi esauriti a metà pomeriggio, ma il traffico non è andato in tilt. Folla sì, insomma, ma non su livelli tali da paralizzare le strade cittadine come accaduto spesso in passato.

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