Como: malati e beffati
Ats non risponde al telefono

Si moltiplicano le segnalazioni di positivi al Covid che non riescono a parlare con nessuno dell’agenzia. Suonano a vuoto sia il numero verde che quello “comasco” attivo 24 ore. E per le scuole da ieri un canale ad hoc

«Sono positivo, ma non mi chiama e non risponde nessuno». Le segnalazioni dei cittadini comaschi che cercano di contattare l’Ats Insubria per casi accertati, sospetti o per ricevere indicazioni sulla quarantena si moltiplicano. Ma i centralini dell’agenzia per la tutela della salute suonano a vuoto. Il call center 800.769.622, attivo dalle 8.30 alle 17, ieri mattina dopo numerosi squilli si è scusato con una voce meccanica spiegando che «tutti gli operatori sono al momento occupati». Poi la comunicazione si è conclusa pregando l’utente di lasciare il proprio numero e il motivo della chiamata. Nessuno, però, ha richiamato.

C’è anche un centralino attivo giorno e notte senza sosta che risponde allo 031.370111, ma anche in questo caso non risponde nessuno. Inutile far squillare per interi quarti d’ora. Una voce registrata offre dei suggerimenti, per esempio quello di navigare sulla pagina ats-insubria.it dove sono riportati gli stessi numeri di telefono. Si rimanda quindi al centralino regionale per «contattare in caso di sintomi sospetti», ma in questi casi la prima cosa utile da fare è chiamare il proprio medico di famiglia. «L’incremento del numero di segnalazioni – ha fatto sapere l’Ats -  ha determinato una situazione di stress del sistema di tracciamento, che tuttavia si sta riallineando a una tempistica di esecuzione delle indagini coerente con standard adeguati ed efficaci».

Ai comaschi non resta che l’isolamento fai da te. L’Ats non risponde ai cittadini, ma nemmeno alle scuole. Gli istituti - dagli asili alle medie, al netto dei licei e dei tecnici ormai forzatamente a casa - hanno centinaia di alunni in quarantena. Sono sempre di più le classi isolate dopo che docenti e compagni sono risultati positivi al tampone. Nemmeno a loro arrivano telefonate, nemmeno ai docenti referenti Covid ed ai presidi. E infatti l’Ats ha mandato al provveditorato la seguente circolare: «Alla luce del mutato quadro epidemiologico con relativo aumento dei casi sul territorio come risposta operativa Ats Insubria ha riorganizzato ed implementato il servizio dedicato alle scuole. A far data da lunedì 26 ottobre (da ieri quindi, ndr) è attivo un nuovo servizio per i referenti Covid, i dirigenti scolastici, i servizi educativi e i sindaci». Seguono un numero di telefono attivo dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 17 e una mail. n 
S. Bac,

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