Como, medie esami
in presenza per 6mila

Lunedì il via per i ragazzi di terza: «I docenti sono felici, credo lo siano anche i ragazzi». Verteranno su un elaborato sotto forma di testo, presentazione multimediale, filmato o produzione artistica

È partito il conto alla rovescia: per circa 6mila studenti lariani, lunedì prossimo cominceranno gli esami di terza media, questa volta in presenza.

«Sarà una prova vera e propria, con la commissione presente – spiega la preside dell’istituto comprensivo Como Centro Valentina Grohovaz – gli alunni potranno entrare uno alla volta con un accompagnatore munito di autodichiarazione. Potranno arrivare 15 minuti prima e saranno sottoposti alla misurazione della febbre. Contenti? Credo sia la giusta conclusione di tutti i mesi trascorsi in classe. I docenti sono felici, credo lo siano anche i ragazzi».

Lavoro già svolto

A causa della pandemia, verterà su un lavoro svolto precedentemente dagli studenti e illustrato alla commissione. Stavolta, però, la relazione si discuterà in presenza Assegnato il 7 maggio, l’elaborato che sarà al centro dell’esame consiste in un prodotto originale, coerente con la tematica assegnata dal consiglio di classe, preparato dai ragazzi e illustrato poi alla commissione. Può essere realizzato sotto forma di testo, presentazione multimediale, filmato, produzione artistica, tecnica o strumentale per gli alunni frequentanti i percorsi a indirizzo musicale. La scadenza della consegna era fissata, a livello nazionale, per ieri. I docenti hanno seguito gli alunni, suggerendo loro anche la forma dell’elaborato ritenuta più idonea.

I protocolli adottati dai plessi sono molto simili a quelli utilizzati dalle superiori per la maturità. Per esempio, sono obbligatorie le mascherine chirurgiche: non potranno essere usate quelle di stoffa e sono sconsigliate le Ffp2. Molto probabilmente i ragazzi se le porteranno da casa: i dispositivi del ministero distribuiti dalle scuole sono puntualmente presi e accantonati dalle famiglie comasche perché scomodi con gli elastici o intrisi di un cattivo odore.

Si farà molta attenzione alla pulizia. Nel proprio documento, l’istituto comprensivo Como Borgovico sottolinea come i locali destinati all’esame, compresi «androne, corridoi, bagni, uffici di segreteria e ogni altro ambiente che si prevede di utilizzare, saranno oggetto in via preliminare di una pulizia approfondita con detergente a base di Ipoclorito di sodio», cioè candeggina o varechina.

Si presterà particolare attenzione alle superfici più toccate come «maniglie delle porte, delle finestre, sedie e braccioli, tavoli, banchi, cattedre, interruttori della luce, corrimano, rubinetti dell’acqua, pulsanti dell’ascensore, distributori automatici di cibi e bevande», utilizzando sempre prodotti come la candeggina.

Le superiori

Mercoledì prossimo, invece, sarà il turno delle superiori. In questo caso, l’esame sarà lo stesso di 12 mesi fa: un maxi orale senza prove scritte. Lunedì, le commissioni estrarranno la lettera da cui partire con i colloqui.

Come lo scorso anno, anche nel 2021 si farà ampio ricorso ai presidi degli istituti comprensivi, sulla carta non obbligati a presentare domanda per diventare presidenti. Ma, poiché le commissioni sono composte tutte da “interni”, molti degli insegnanti sono già cooptati come commissari. Non dovrebbe essere più un fattore la paura del contagio poiché la grandissima parte del personale scolastico è stato vaccinato.

Le superiori cittadine sono orientate a riproporre la stessa organizzazione dello scorso anno. Al Giovio si utilizzeranno le aule magna e Gattoni. Al Volta, 12 mesi fa le commissioni erano state dislocate nella sala Benzi, la Grand’Aula e l’ex palestrina, con ingressi diversi dai due portoni di via Cesare Cantù e da via Carducci. Al Caio Plinio, ogni aula era contrassegnata da un numero e da un colore. Infine, sono 4 le superiori cittadine a essersi orientati per tenere le quinte in dad così da ridurre al minimo i rischi di contagio in previsione dell’esame. Oltre a Volta, Da Vinci Ripamonti e Pessina, anche il Setificio, in questo caso dal 3 giugno, ha deciso di non fare venire a scuola i ragazzi dell’ultimo anno.

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