Como, Messe: cosa cambia
In fila per entrare
poi lontani un metro

Le indicazioni della Diocesi per la ripresa con i fedeli da lunedì. Mascherina obbligatoria per tutti e gel in chiesa. Niente segno della pace, Comunione sui banchi

Fedeli a distanza di un metro e mezzo per entrare e per uscire dalla chiesa, e di un metro una volta seduti. Mascherine obbligatorie per tutti, sull’altare e fra i banchi, gel all’ingresso, niente segno della pace e Comunione restando al proprio posto.

Sono solo alcune delle regole che da lunedì consentiranno anche ai fedeli comaschi, come a quelli di tutta Italia, di tornare ad assistere alle messe in presenza, dopo due mesi di lockdown che hanno interrotto anche le attività di culto in assemblea.

Nel quadro del protocollo siglato la scorsa settimana dalla Cei e dal governo, ciascuna Diocesi ha provveduto a dettagliare le norme che regoleranno la ripresa delle celebrazioni “con il popolo”. Ogni parrocchia si farà poi carico della parte organizzativa che le compete, ma è già chiaro che sarà necessaria la collaborazione di tanti volontari per gestire soprattutto l’ingresso e l’uscita dalle chiese, e in questa direzione va anche l’appello rivolto dal vescovo Oscar Cantoni alle comunità parrocchiali.

Entrata e uscita

Entrando e uscendo da messa (dove possibile da porte diverse ) infatti i fedeli dovranno rispettare la distanza di sicurezza di 1,5 metri.

All’interno dell’edificio invece bisognerà rispettare la distanza di sicurezza di un metro.

Sarà vietato l’accesso a chi ha la temperatura superiore ai 37,5° (ciascun responsabile di parrocchia potrà decidere se misurare la febbre a chi entra con il termoscanner) o sia stato in contatto con persone positive al Covid.

Tutti i fedeli saranno obbligati ad indossare la mascherina, coprendo accuratamente naso e bocca, e ad igienizzare le mani utilizzando i prodotti che si troveranno all’interno della chiesa.

Ciascuna chiesa indicherà su un regolamento affisso la capienza massima, che non può superare i 200 posti. I fedeli dovranno sedersi, anche per la sola preghiera personale, in corrispondenza degli adesivi bianchi che saranno posti sulle sedute in modo da rispettare la distanza di sicurezza.

Se i banchi fossero troppo vicini potranno essere utilizzati alternativamente, le sedute inoltre non saranno allineate ma disposte in modo sfalsato a banchi alterni.

Possono essere previsti banchi per nuclei familiari che vivono nella stessa casa, anche in questo caso le panche saranno occupate in modo alterno.

Anche prima e dopo la celebrazione sarà proibito fermarsi in gruppo all’esterno della chiesa e sul sagrato.

Gli interni e gli arredi delle chiese saranno sanificati con prodotti specifici, che verranno indicati all’interno del regolamento affisso per prevenire eventuali reazioni allergiche.

Tutti al loro posto

I fedeli dovranno restare al loro posto durante tutta la celebrazione, compresa la Comunione, che verrà distribuita dal sacerdote direttamente nelle mani di ciascuno, evitando contatti diretti e utilizzando eventualmente una pinzetta. Il celebrante indosserà guanti monouso e mascherina.

Sempre nell’ottica di evitare la trasmissione del virus, non avrà più luogo la stretta di mano per scambiarsi il segno della pace e le acquasantiere resteranno vuote. Le offerte non verranno più raccolte passando fra i banchi, saranno gli stessi fedeli a depositarle negli appositi bussolotti.

Il numero delle messe sarà aumentato solo in previsione di affluenza particolarmente massiccia, di regola verranno celebrate tre funzioni alla domenica e alle feste di precetto.

Infine, il vescovo ha dispensato dall’obbligo di osservare il precetto festivo i fedeli che hanno compiuto i 70 anni di età e coloro che sono entrati in contatto con persone positive al Covid nei giorni precedenti il giorno festivo.n 
B.Fav.

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