Como: stalking dal fidanzato
Ventenne inseguita e speronata

L’auto della ragazza danneggiata mentre lei andava all’università, il pc rubato e distrutto All’origine della persecuzione un’immotivata gelosia: il giudice gli ha vietato di avvicinarsi alla compagna

Voleva solo andare in università per seguire le lezioni del suo corso di laurea. È stata inseguita e speronata per due volte dall’auto del suo compagno, geloso non si sa di chi e di che cosa, trovandosi con la vettura distrutta (una Fiat Panda), il vetro del passeggero abbattuto a sassate e il computer rubato dall’abitacolo. Pc che gli inquirenti hanno poi ritrovato nella casa del ragazzo geloso con ben 11 fori praticati con un trapano per distruggerne la memoria.

Momenti di paura

Sono stati minuti di vera paura quelli vissuti da una ragazza di Como, 24 anni, lo scorso 22 novembre. Vicenda emersa solo ieri dopo che la Procura della Repubblica ha chiesto una ordinanza cautelare concessa dal giudice delle indagini preliminari Carlo Cecchetti . Al fidanzato, 28 anni, è stato imposto il «divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima» in attesa che il fascicolo penale, ora sul tavolo del pubblico ministero Giuseppe Rose , faccia il suo corso.

Le accuse al momento parlano di stalking, lesioni personali (in seguito al doppio speronamento la ragazza riportò un trauma cervicale e dieci giorni di prognosi), danneggiamento (dell’auto e del pc) e rapina.

L’episodio appena raccontato, in cui basta guardare le foto della vettura per rendersi conto di quanto commesso dal ventottenne, era stato solo l’ultimo di una lunga serie di pressioni e atti persecutori iniziati fin da maggio e proseguiti appunto fino alla tarda mattinata del 22 novembre quando la ragazza, speronata e colpita due volte dalla vettura del fidanzato che prese anche a sassate il vetro, si mise in salvo scappando in casa di una vicina.

«Ringrazio carabinieri, Procura della Repubblica e giudice per l’attenzione e la rapidità con la quale hanno salvaguardato la mia assistita che ora si sente protetta», ha commentato ieri l’avvocato Pier Paolo Livio dopo la notifica della misura a carico del 28enne.

La vita di coppia dei due era stata turbolenta fin dallo scorso mese di maggio. Nella denuncia presentata dalla ventiquattrenne di Como vengono raccontati insulti, scene di gelosia ogni volta che parlava con altri ragazzi, lanci di oggetti di ogni tipo e il controllo ossessivo del cellulare per verificare le chiamate.

Abbandonata

La ragazza avrebbe raccontato che spesso le veniva anche impedito di lasciare l’abitazione con cui saltuariamente conviveva con quello che avrebbe dovuto essere l’uomo che al contrario avrebbe dovuto darle amore. Tra i racconti fatti, ci sarebbe anche quello di una volta in cui fu abbandonata in un bosco in Svizzera, e di un’altra in cui – il 16 agosto di quest’anno – fu minacciata di essere gettata dal balcone dopo essere stata bloccata. La ragazza cercò di chiedere aiuto con il telefono che le fu strappato e lanciato di sotto.

Infine, come detto, l’inseguimento e lo speronamento dell’auto mentre si stava recando all’università. Il compagno non voleva invece che lasciasse la loro abitazione. Motivo sufficiente – evidentemente, per lui – per essere inseguita e speronata ben due volte, ma anche minacciata con una pietra e rapinata del computer che teneva in macchina poi distrutto con un trapano.

Un quadro di accuse davvero impressionante che non ha lasciato dubbi al giudice. La misura del divieto di avvicinamento alla ragazza è stata notificata dai carabinieri all’indagato nella giornata di lunedì.

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