Como: «Tari, non avete pagato»
Ma è sbagliato il bollettino

Diverse segnalazioni in Comune mentre si avvicina la scadenza.Caldara: «Un disguido che riguarda chi ha pagato insieme le due rate»

Errori nei bollettini della Tari: chiedono di saldare degli arretrati quando invece i contribuenti comaschi hanno già pagato tutto il dovuto.

Alcuni cittadini, ora che si avvicina la prima scadenza della Tari fissata il 16 di ottobre, stanno segnalando degli errori sugli avvisi di pagamento. Da quest’anno infatti sui bollettini, c’è lo stato dei pagamenti precedenti.

Non è un vero sollecito o un accertamento fiscale, è piuttosto un modo per indurre i cittadini a pagare tutta la tassa. Questa novità è stata introdotta non dal Comune di Como, ma dall’Autorità centrale regolazione dell’energia reti e ambiente. Però alcuni comaschi che hanno saldato tutte le rate dicono di aver ricevuto comunque questo poco gradevole promemoria.

«Sì, sono arrivate anche in Comune delle segnalazioni simili – spiega il vicesindaco con delega al bilancio Adriano Caldara – il disguido dovrebbe riguardare, secondo i primi controlli, quei cittadini che hanno saldato le due rate contemporaneamente. Stiamo approfondendo i motivi degli errori anche con l’azienda informatica che ci aiuta con la Tari. Non risultano invece aumenti ingiustificati delle tariffe».

Comunque per il 2020 il consiglio comunale a luglio ha approvato nuove tempistiche e nuove tariffe per la Tari. Le scadenze dopo lo slittamento dovuto al Covid sono il 16 ottobre per la prima rata e il 16 dicembre per la seconda. È possibile saldare tutto subito in un’unica soluzione salvo utilizzare comunque entrambi i bollettini f24 che stanno arrivando in questi giorni nelle cassette delle lettere.

Le riduzioni decise dall’amministrazione comunale per le utenze non domestiche sono del 30% per le attività che nonostante il lockdown hanno potuto continuare in parte a lavorare, del 50% come misura standard per le realtà economiche colpite e dell’80% per chi di fatto è rimasto fermo, pensiamo ai cinema o alle discoteche. Al contrario per esempio gli alimentari che hanno proseguito anche in primavera a pieno regime non hanno sconti. Le utenze domestiche non hanno subito rincari.

«Per ogni errore o dubbio garantiamo comunque assistenza – spiega Caldara – dovendo evitare assembramenti è bene chiamare al pomeriggio l’ufficio tributi per prendere appuntamento, c’è anche una mail dedicata alla Tari.

Negli otto giorni che rimangono prima della scadenza speriamo di evadere tutti gli interrogativi e di risolvere possibili disservizi». Occorre chiamare lo 031.252363, dal lunedì al giovedì, dalle 15 alle 16.30, solo che ieri l’ufficio non rispondeva. Oppure in alternativa scrivere a [email protected]. Infine è possibile prenotare l’appuntamento sul sito comune.como.it navigando su servizi e tasse. Ma l’agenda è già tutta prenotata, qualche posto libero figura dal 20 ottobre.

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