Consigliera assunta in casa di riposo
Caso a Mariano: «Si dimetta subito»

Mariano M5S e Mariano 2.0 all’attacco sul posto di centralinista alla leghista Elli a Porta Spinola

A Mariano, si scatena la bufera politica su Fondazione Porta Spinola. In particolare, sul bando pubblico per coprire due posti da addetto al centralino e alla portineria. A risultare tra i primi in graduatoria, è stata Laura Elli, presidente della commissione servizi sociali, che ha il compito di vagliare le iniziative della realtà locale, nonché esponente della Lega, partito che amministra il comune e che esprime il presidente della stessa fondazione.

Il caso ha fatto gridare allo scandalo le opposizioni che chiedono le dimissioni di Elli dalla carica istituzionale.

«Come si fa a essere imparziale?»

«C’è l’inopportunità politica di candidarsi al ruolo, rivestendo quello di presidente della commissione dei servizi sociali che ha controllo sulla residenza» accusa il capogruppo di Mariano 2.0, Simone Conti che denuncia il rischio di una perdita di imparzialità nella verifica di un ente che risulta ora il datore di lavoro della consigliera. «Non c’è incompatibilità tra i ruoli, ma si passa un brutto messaggio alla cittadinanza. Era meglio non fare quel passo».

Un passo che il Movimento Cinque Stelle le chiede di fare, lasciando la carica in consiglio comunale. «Le sue dimissioni sono utili a ricomporre l’immagine dell’ente verso la cittadinanza - dice la portavoce Carmen Colomo - perché la politica dovrebbe per correttezza stare lontana da concorso e assunzioni in enti in cui vi è la presenza di parenti negli organi amministrativi delle società pubbliche».

Il riferimento è alla candidatura della figlia di Nicolino Sanzari, membro del cda per il centrosinistra, non assunta al ruolo. «Chiediamo anche le sue dimissioni».

Richiesta respinta dalla diretta interessata. «Se devo essere sincera mi sono candidata perché avevo i requisiti» commenta la consigliera Elli che allontana qualsiasi dietrologia sulla sua candidatura all’impiego. «La mia mansione è quella di centralinista per 15 ore a settimana, un lavoro che mi piace: accolgo le persone e gli ospiti al loro ingresso. Non è un ruolo direzionale all’interno della realtà e non ha alcuna valenza politica. Proprio per questo non intendo presentare le mie dimissioni».

La Lega fa quadrato

La Lega fa quadrato intorno alla sua consigliera. «Non crediamo di dover richiederle un passo indietro perché non esiste incompatibilità tra il suo incarico e lavoro. Al massimo - spiega il capogruppo del Carroccio in consiglio, Filippo Scanziani - può astenersi dalle votazioni nella commissione dei servizi sociali dove si trattano anche le tematiche legate alla fondazione». Una prova a cui la commissione è chiamata già nelle prossime settimane quando si voterà il piano strategico della residenza.

Così interviene anche il presidente di Porta Spinola, Alessandro Turati che rimarca come l’atto sia solo tecnico. «La selezione è stata bandita per sostituire la centralinista andata in pensione con due figure a tempo parziale. Abbiamo pubblicato l’annuncio a cui hanno risposto 16 candidati, ognuno valutato da una commissione composta da tre membri della fondazione. Alla fine è stata stesa una graduatoria dove seconda è risultata la Elli - ricorda -. Poteva candidarsi perché non c’è incompatibilità. Per quanto riguarda Sanzari, francamente, il caso non esiste».

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