Coronavirus, ancora morti
Due a Tremezzina e il medico di 73 anni

Sale a 98 il numero dei positivi in provincia - La mappa dei contagi si fa sempre più complessa - Confermati casi a Olgiate Comasco, Dongo, Mozzate e Cadorago

Si è chiusa ieri la giornata forse più tragica dall’inizio di questa lunga emergenza in provincia di Como. Altre ne seguiranno, quasi certamente, forse anche di più dure, ed è bene non farsi troppe illusioni, almeno nel breve.

Cresce il numero dei contagi, quello dei ricoveri, cresce il numero dei morti comaschi. Sono sette in totale i decessi dall’inizio dell’emergenza, calcolando i tre di ieri: due residenti a Tremezzina (uno è crollato in casa, prima di essere inutilmente trasferito in ospedale), un terzo residente a Como, e si tratta del medico di 73 anni del cui ricovero si era data notizia qualche giorno fa. Martedì l’estrema unzione, ieri il commiato, e il sipario su una vita dedicata ai malati, alla sofferenza.

I numeri: in provincia di Como ci sono 98 positivi al virus, più o meno la metà dei quali in isolamento domiciliare. Gli altri in ospedale, al Sant’Anna innanzitutto, una decina in terapia intensiva, attaccati alle macchine per la respirazione, condizioni spesso davvero molto critiche.

La tabella dei contagi si aggiorna velocemente, molto più di quanto si vorrebbe: ieri si sono registrati nuovi casi di positività a Olgiate Comasco (uno), Cadorago (tre), Mozzate (uno), Dongo (uno) e Rovello Porro (uno) mentre a Mariano i tamponi positivi sono tre. Record negativo per il Comune di Senna, dove ai due ammalati di cui già si sapeva, si sono aggiunti 11 persone in sorveglianza sanitaria, amici, parenti e conoscenti sotto stretta osservazione per avere condiviso i propri spazi con i due positivi.

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