Coronavirus: «Contagi
in calo, ma guardia alta»

Il presidente dell’Istituto superiore della sanità, Brusaferro: «La curva ci mostra chiaramente una situazione in decrescita, è un segnale positivo. Le azioni intraprese sono state efficaci per rallentare l’epidemia».

«La curva ci mostra chiaramente una situazione in decrescita, è un segnale positivo ma che non deve farci abbassare la guardia. Le azioni intraprese sono state efficaci per rallentare l’epidemia».

Lo ha sottolineato il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nell’istituto nella mattinata di venerdì 10 aprile. «Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna confermano il trend che vediamo a livello nazionale - ha aggiunto -. Anche in Liguria, Toscana e le regioni del sud confermano lo scenario dei giorni scorsi. I segnali positivi che vediamo in questi giorni non devono farci abbassare la guardia, non deve illuderci che la situazione si sia risolta, le misure di distanziamento sono essenziali per continuare a mantenere la curva sotto la soglia R0».

Per Pasqua «siamo in un momento festivo, ma purtroppo quest’anno non possiamo aggregarci. Uniamoci negli affetti ma mantenendo il distanziamento. Le curve sono segnale positivo, ma lo possiamo fare solo mantenendo misure». Sono sempre parole di Brusaferro.

«I numeri nelle Rsa sono molto cresciuti», ha aggiunto il presidente dell’Iss. I numeri, ha sottolineato, sono legati al tasso di risposta ai questionari e rappresentano un po’ tutta l’Italia. «In alcune zone la mortalità è cresciuta durante le settimane di picco dell’infezione mentre era presente comunque una mortalità legata ai picchi influenzali tra gennaio e febbraio e anche questa ha avuto una sua importanza in termini di mortalità», ha concluso, ribadendo che l’età media dei morti per Covid-19 si conferma «di circa 80 anni, sono in maggioranza uomini e con più patologie».

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