Coronavirus: tutto quanto
bisogna sapere sulla malattia

Se avvertite i sintomi non recatevi da soli al Pronto Soccorso ma telefonate al 1.500 o al 112 per farvi venire a prendere

Ecco alcune case da sapere sul Coronavirus.

I sintomi

Assomigliano a quelli dell’influenza e delle sindromi parainfluenzali che circolano in questa stagione. Ecco perché è facile che si creino falsi allarmi prima che le analisi di laboratorio consentano di arrivare a una diagnosi certa. Febbre, tosse, difficoltà respiratorie, nei casi gravi bronchite e polmonite sono le caratteristiche dell’infezione da coronavirus che devono preoccupare, in particolare se si hanno avuti contatti con persone provenienti dalle zone del contagio. È importante, nel caso si verifichino sintomi, informare il proprio medico al telefono e chiamare il numero messo a disposizione dal ministero della Salute: è l’1500 che fornisce chiarimenti e informazioni e indirizza verso le apposite strutture.

La mascherina

I consigli del Ministero sono: indossare una mascherina se si è in contatto con altre persone, chiamare il numero del ministero della Salute: 1500, utilizzare fazzoletti usa e getta (da chiudere ermeticamente dopo l’uso) e lavarsi le mani frequentemente. In Lombardia si può chiamare anche il 112, ha precisato l’assessore regionale Giulio Gallera. Non bisogna andare personalmente dal medico o al Pronto Soccorso. Nel caso si sospetti un contagio verranno a prenderci in ambulanza in “biocontenimento”

La trasmissione

l virus può essere trasmesso da persona a persona, in genere dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario. Il principale fattore di contagio è lo spostamento delle persone affette da Coronavirus: per questo motivo i pazienti (o i sospetti pazienti) sono messi in quarantena. I coronavirus umani si trasmettono da una persona infetta a un’altra attraverso la saliva, tossendo e starnutendo; con contatti diretti personali (come toccare o stringere la mano e portarla alle mucose); toccando prima un oggetto o una superficie contaminati dal virus e poi portandosi le mani (non ancora lavate) sulla bocca, sul naso o sugli occhi (anche se questa trasmissione è più difficile); infine, con la contaminazione fecale.Ogni persona contagiata dal virus può infettarne in media altre 2,6, con un tasso che varia da 1,5 a 3,5.

Come si cura

Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata dal nuovo coronavirus.

Il vaccino

Non esiste ancora un vaccino contro il coronavirus, ma alcune aziende farmaceutiche ci stanno lavorando.

Pacchi dalla Cina

Ricevere pacchi dalla Cina «non comporta alcun problema per il contagio» di coronavirus.

Ristoranti e quartieri cinesi

Il virologo Roberto Burioni sul suo sito Medical Facts scrive: «Non ha nessun senso in questo momento evitare i cinesi, i ristoranti cinesi o i quartieri cinesi in Italia. L’unica cosa che deve essere evitata sono i viaggi in direzione della Cina, o in altre zone a rischio ed è importante che chi torna da quelle zone rimanga in quarantena».

Le raccomandazioni

Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione del Coronavirus sono per ora generali:

- lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o con soluzioni alcoliche.

- Starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso.

- Evitare di toccare gli occhi, il naso o la bocca con mani non lavate, evitare contatti ravvicinati con persone che sono malate o che mostri sintomi di malattie respiratorie (come tosse e starnuti).

- Rimanere a casa se si hanno sintomi.

- Non andare in Pronto Soccorso ma telefonare al numero 1500.

- Fare attenzione alle pratiche alimentari (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate).

- Pulire e disinfettare oggetti e superfici che possono essere state contaminate.

- Vaccinarsi contro l’influenza (per non rischiare confusione dei sintomi).

Da questa prima fase è possibile dire che il virus in questione non è letale nella maggior parte dei casi. Quasi tutti i contagiati sopravvivono al virus. La percentuale dei decessi causati dal virus è al momento di circa il 2-3%, più alta in Cina. Buona parte delle vittime del nuovo coronavirus erano anziane e con patologie pregresse,

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