Da Anzano all’agrario di Codogno
«Siamo barricati, ma stiamo bene»

La testimonianza del giovane di 17 anni che studia nel Lodigiano

La paura per la possibile diffusione del Coronavirus arriva anche nell’Erbese e proviene direttamente da Codogno, Comune in cui si è verificato il primo caso.

Un ragazzo di 17 anni, che risiede ad Anzano, è tornato venerdì pomeriggio dal paese del Lodigiano, dove frequenta l’istituto tecnico agrario “Tosi”. Come ogni venerdì, insieme ad altri compagni, è ritornato a casa per il weekend in famiglia. In totale sono un centinaio i ragazzi che hanno lasciato l’istituto superiore per tornare nelle loro abitazioni, sparsi un po’ in tutta la Lombardia.

Sono partiti prima che scattassero le misure restrittive e che la zona di Codogno diventasse zona rossa. I ragazzi hanno viaggiato in treno fino a Milano e poi si sono diretti, sempre in treno, verso i rispettivi Comuni di residenza. Tra loro anche il coetaneo di Valdidentro (Sondrio), risultato poi positivo.

In compagnia

Il ragazzo anzanese non presentava sintomi ma, arrivando da Codogno, ha comunque deciso di indossare anche nella sua abitazione la mascherina. A raccontare quanto è successo è la madre: «Ci siamo preoccupati e subito, nella serata di venerdì, abbiamo contatto il 112. Sono stati presi i nostri nomi e i nostri contatti – racconta la madre dell’adolescente – La preoccupazione è tanta».

Il ragazzo, insieme ad altri quattro compagni milanesi che frequentano la stessa scuola, sabato mattina è salito per un fine settimana in compagnia in montagna sopra San Siro, a centro lago. I ragazzi sono rimasti barricati in casa e per precauzione tutti hanno indossato la mascherina.

Sabato sera è però arrivata la conferma della positività del compagno che risiede a Valdidentro. «Fin da venerdì sera, quando abbiamo chiamato il 112, ci è stato detto che ci avrebbero fatto il tampone – commenta la mamma del ragazzo – La precedenza viene data ai casi che presentano sintomi. Tutti stiamo bene, ma la situazione è preoccupante. Ci hanno detto di rimanere barricati in casa. Ho disdetto anche tutti i miei impegni lavorativi».

La sorellina alle medie

Preoccupazione anche per la sorella più piccola del ragazzo, che frequenta le medie nell’Erbese. Tutte le famiglie ieri, nel primo pomeriggio, hanno deciso di far rientrare i figli nelle loro case. Il ragazzo è preoccupato, ma cerca di prenderla con filosofia «Ci siamo sentiti un po’ come i personaggi del Decamerone che fuggirono fuori Firenze per sfuggire alla peste – commenta – Vorrei rassicurare tutti sul fatto che sto e stiamo bene. Ora seguiremo le indicazioni dei sanitari e i vari controlli».

Oltre al ragazzo di Anzano, preoccupano anche altri ragazzi usciti venerdì da Codogno: sarebbero in corso verifiche e controlli su un ragazzo di Carimate che frequenta lo stesso istituto agrario.Le famiglie per precauzione devono barricarsi in casa e saranno sottoposte ai test.

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