Dono del vigile alla Croce rossa
«La mia tredicesima è per voi»

Il gesto di un agente di polizia locale ha commosso tutti a Cantù. Ha chiesto l’anonimato. Il presidente Griffini: «Tanti ci stanno aiutando»

A volte le storie di Natale esistono davvero. O forse esistono proprio perché, le trame che si leggono dentro ai libri o si vedono nei film, tutto sommato, da qualche parte, devono aver preso l’ispirazione. E, come disse qualcuno: niente di più facile che si siano ispirate alla realtà. E qualcosa di simile a quelle favole di Natale è successa a Cantù.

Dove qualcuno, per la precisione un agente di polizia locale, appartenente a un corpo fuori provincia, ha deciso di prendere la sua tredicesima mensilità e di girarla, integralmente, alla Croce Rossa cittadina. Agli angeli in divisa e mascherina che, come alcune categorie più di altre, conoscono la prima linea del Covid-19. Un gesto impreziosito dalla richiesta di anonimato, come conviene il presidente dello stesso comitato cittadino della Croce Rossa Giuseppe Griffini.

«Lavora fuori provincia»

«È successo che una persona ha pensato di donare alla Croce Rossa di Cantù la sua tredicesima mensilità - racconta Griffini - è davvero qualcosa di molto bello. Si tratta di una persona che lavora in un comando di polizia locale fuori zona, non un corpo del nostro territorio, ma fuori provincia. Si tratta di una persona che conosce la realtà di Cantù. Sa cosa significa prestare il proprio tempo per la Croce Rossa, perché anche lui è stato volontario. Ha girato l’intera tredicesima a noi».

Scuole e aziende

«Questa persona mi ha scritto una mail, mi ha esposto le sue motivazioni - prosegue Griffini - Posso dire che iniziative simili, a favore del comitato cittadino, sono arrivate anche da una scuola, dove sono state raccolte delle donazioni. Ma anche da tanti cittadini in modo singolo. E da singole aziende che, per la fine dell’anno, hanno pensato di dare un contributo di sostegno al materiale e alle attrezzature utilizzate dai volontari che, in un periodo del genere, vanno avanti con mille difficoltà, a portare servizi d’emergenza, ma anche di assistenza sociale». Se si pensa ai pacchi alimentari consegnati alle famiglie più in difficoltà.

Regali da grandi e piccini. Come la ragazzina che, in occasione della sua cresima, aveva voluto mettere in un biglietto il proprio grazie alla Cri cittadina, devolvendo al comitato quanto ricevuto in regalo: Vittoria Barzaghi, 11 anni, il nome è noto perché aveva partecipato a un evento pubblico, l’inaugurazione di quattro mezzi nuovi, donati anche quelli nell’anno del Covid. Babbo Natale esiste. E a volte siamo noi.
Christian Galimberti

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