Emergenza coronavirus
Sette giorni, 443 denunce:
troppi in giro senza motivo

Dall’inizio delle restrizioni, oltre mille i sanzionati. Percentuale di trasgressori quadruplicata

Anziché migliorare, la situazione peggiora. Non parliamo dei dati dei contagi, la cui crescita almeno ieri ha registrato un rallentamento, bensì del rispetto da parte dei comaschi delle misure di prevenzione alla diffusione del virus. Nell’ultima settimana le forze di polizia hanno denunciato 443 persone, portando il numero di persone il cui nome è finito su un fascicolo della Procura alla cifra complessiva di 1079. Ma ciò che preoccupa è che se nei primi giorni la percentuale di trasgressori, rispetto a quelli controllati, era decisamente bassa, con il passare delle settimane e a dispetto delle notizie sempre più drammatiche legate alle conseguenze del Covid-19 quella percentuale è quasi quadruplicata. Certo, parliamo di numeri comunque tutto sommato bassi, ma sempre troppo elevati in considerazione dell’emergenza che stiamo vivendo.

Se nei primi sette giorni, stando ai dati resi noti dalla Prefettura di Como, la percentuale di denunciati è stata appena dello 0,5% rispetto al numero delle persone controllate, e in quelli successivi è stata dell’1,7%, nell’ultima settimana è salita al 2,2%.

In totale, tra il 21 marzo e venerdì 27, le forze di polizia (oltre alla questura sono in campo, per i controlli, anche i carabinieri, la guardia di finanza, le polizie locali e il personale dell’esercito) hanno controllato 19.892 persone e di queste ne hanno denunciate 443. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 1.187 e quelli sanzionati per il mancato rispetto delle norme di prevenzione sono stati sette.

Certo, i divieti con il passare dei giorni si sono fatti più severi e rigidi. Ma è anche vero che ancora troppe persone sono in giro senza un valido motivo.

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