Follia sbarre: guasti e auto incastrata
Como, traffico impazzito in centro

Nel primo pomeriggio il passaggio a livello è rimasto bloccato a metà, poi un problema con l’alta tensione

Non bastavano i problemi - in buona parte ancora irrisolti - delle attese record ai passaggi a livello del centro città dopo l’entrata in funzione del nuovo sistema di sicurezza.

Adesso ci si mettono anche le auto incastrate (è almeno il secondo episodio in poche settimane) e, addirittura, lo stop delle sbarre a causa di un problema legato al vento e all’alta tensione. Insomma, non c’è pace in viale Lecco che ieri pomeriggio in due momenti distinti ha visto il traffico andare in tilt.

Quante grane

Poco prima delle 16, da quanto si apprende, un’auto è rimasta quasi incastrata tra le sbarre che poi sono rimaste bloccate a mezz’altezza: gli automobilisti a quel punto non sapevano più se potevano passare oppure no e un treno proveniente da Como Lago è rimasto bloccato all’altezza del Comune (fermando quindi anche quel passaggio a livello) fino al ripristino della normalità.

Poco più di un’ora più tardi la situazione è precipitata. A causa del vento le sbarre all’altezza del passaggio a livello di Sant’Orsola hanno urtato i cavi dell’alta tensione e causato un guasto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e le pattuglie della Polizia locale per cercare di limitare i danni al traffico e sono poi arrivati tecnici di Ferrovienord da Lomazzo per risolvere il problema, cosa che hanno fatto ma che ha richiesto un po’ di tempo. Il risultato sono state lunghe file che hanno paralizzato il girone già sotto pressione, vista l’ora di punta. Con annesse lamentele dei comaschi, esasperati dalla questione passaggi a livello e dalle code perenni che si registrano in convalle.

E questo in una situazione già molto delicata proprio per quanto riguarda il tema dei passaggi a livello. Dall’entrata in funzione del nuovo sistema di sicurezza, lo scorso 26 settembre, il raddoppio dei tempi di attesa annunciato e che aveva sollevato una serie di polemiche e l’arrabbiatura del sindaco Mario Landriscina, si è in realtà rivelata una tempistica sottostimata rispetto a quanto accade soprattutto al passaggio a livello di piazza Verdi. Lì l’attesa sarebbe di 2 minuti e 30 secondi, ma se nei primi giorni si è trasformata in record che hanno addirittura raggiunto i 9 minuti, con il passare del tempo la situazione si è ridotta, ma è ancora lontana dalle previsioni.

I test continuano

Lo hanno riscontrato anche gli uffici comunali che hanno effettuato una serie di monitoraggi, sospesi la scorsa settimana a causa dell’esondazione del lago e dello stop a Borghi di alcuni treni. Già da oggi però i test riprenderanno anche se, empiricamente, basta osservare il numero di pedoni in attesa di attraversare per capire da quanto tempo le sbarre sono abbassate. In piazza Verdi poi, essendo vicino alla stazione, i treni vanno ancora più piano. L’assessore ai Trasporti Pierangelo Gervasoni nei giorni scorsi ha ribadito che sono in corso contatti con Ferrovienord e che il Comune continuerà con i monitoraggi. Era emersa, tra le possibilità, anche quella di aprire la corsia dei bus del lungolago alle auto dirette sulla Lariana, ma poi il lago in piazza ha di fatto spostato l’attenzione per risolvere il problema immediato.

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