Furti, è già shopping di Natale
Torna l’assedio dei ladri a Cantù

Altri due colpi in zona ospedale-Domea e in via Paradiso: via con gli ori. In entrambi i casi è curioso l’orario pomeridiano, strategico per non trovare nessuno in casa

Il ritorno in città dei ladri. Con colpi messi a segno nelle case. E i residenti persino chiusi a chiave nelle proprie stanze: una mossa dei malviventi per poter frugare in libertà tra i cassetti e gli armadi. È successo questo in via Domea.

E, poco prima, qualcosa del genere in via Paradiso. Dove è avvenuto un altro furto in abitazione, anche se con modalità differenti. Scalata fino al secondo piano, piedi sul muro e mani sul pluviale. Vetro spaccato. Nell’uno e nell’altro caso: via con l’oro. All’insegna di un illegale shopping prenatalizio.

Così in questi giorni, in città. Con la pausa di un sole uscito a far capolino dopo settimane di pioggia. E devono averne approfittato anche i ladri. In via Paradiso, dietro via Borgognone, hanno preso di mira un appartamento al secondo piano di un’abitazione.

«Sono uscita un attimo per una commissione e, al rientro, prima di me, erano passati i ladri - racconta la donna derubata - c’era già stato un furto: si sono presi qualche catenina d’oro che era rimasta in casa. Se qualcuno ha l’oro, meglio che lo vada a fondere, di questi tempi».

Per entrare, i ladri prima hanno piegato una recinzione di confine, poi, entrati nel giardino, si sono arrampicati sul pluviale. «Nel fare questo, hanno anche rotto una piastrella - aggiunge - Hanno lasciato le proprie orme sul muro e sul terrazzo. Poi, mentre portavano in giro fango dappertutto, lasciando ovunque impronte, hanno spaccato un doppio vetro. E sono entrati».

Sensazioni: «E’ successo tutto verso le 16.30. Mi hanno detto i Carabinieri, bravissimi, arrivati immediatamente da Mariano (sempre Compagnia di Cantù, ndr) che è diventato un orario a rischio. Perché c’è chi potrebbe approfittare delle uscite momentanee per andare a prendere i bambini a scuola».

La citofonata sospetta

Non solo. «Ho poi pensato a un fatto successo qualche settimana fa. Quando qualcuno ha citofonato, si è presentato con il nome di una nota compagnia di consegne a domicilio, e mi ha detto che stava cercando un tale numero civico per un pacco da recapitare. Mi sono affacciata: il furgone non c’era. Forse era un trucco per vedere se ci fosse qualcuno in casa», pensa la signora.

Altro furto in via Domea, collegamento periferico tra Vighizzolo frazione e l’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù. L’orario: dopo le 18. Quando in casa c’era comunque gente.

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