«Gli ha sparato alla schiena
Poi è andato a tagliare l’erba»

La testimonianza di Fabio Piuri, fratello dell’uomo ucciso con cinque colpi di pistola dal vicino di casa di 82 anni

«Gli ha sparato alle spalle e poi è tornata a tagliare l’erba nel suo giardino». Così Fabio Piuri ricostruisce la morte del fratello Bruno, 58 anni, ucciso con cinque colpi di pistola dal vicino di casa, un pensionato di 82 anni arrestato subito dopo l’omicidio.

Incredulità e sgomento in paese il giorno dopo la tragica lite tra vicini di sabato attorno alle 17 in via Monte Rosa costata la vita a Bruno Piuri, imprenditore agricolo e negoziante, molto noto in paese, anche per suo ruolo di presidente del locale corpo musicale.

Subito soccorso, nel giro di poco tempo sul posto sono giunte due ambulanze e l’elisoccorso di Como, atterrato in corso Europa. Il ferito è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Saronno dove gli sforzi dei sanitari sono risultati vani, Piuri è purtroppo deceduto verso le 18. Lascia la moglie e una figlia di 26 anni.

Tra la vittima e l’omicida c’erano stati precedenti screzi per l’utilizzo di una strada di vicinato di uso comune.

Dopo la sparatoria il pensionato, vedovo, era stato disarmato e bloccato dai carabinieri e ora è accusato di omicidio volontario, la sua posizione è al vaglio da parte dell’autorità giudiziaria di Monza. Nel corso della serata stessa di sabato, nel comando della compagnia dei carabinieri di Severo, il pubblico ministero ha interrogato l’anziano che avrebbe ammesso di essere il responsabile dell’omicidio.

Dopo l’interrogatorio, terminato attorno alla mezzanotte, l’uomo è stato condotto alla casa circondariale di Monza in regime di custodia cautelare. Da indiscrezioni il pensionato, dopo aver commesso l’omicidio, si sarebbe cambiato i pantaloncini corti, indossandone un paio lungo perché, a suo dire, non riteneva rispettoso farsi arrestare con quegli abiti.

«Mio fratello era proprio un pezzo di pane – racconta Fabio Piuri, socio di Bruno nell’azienda agricola e nella gestione del mini-consorzio agricolo, – ed era nel suo carattere cercare d’essere sempre gentile e disponibile con tutti, quel che gli è capitato è assurdo e incredibile».

Poi aggiunge particolari della tragedia di sabato.

«È stato un agguato – racconta Fabio Piuri – da quel che mi è stato detto, mio fratello era sul camion di un’azienda che si stava occupando di sistemare la doccia del cognato, che abita nelle vicinanze, il vicino l’ha fatto scendere e ha estratto la pistola. A quel punto Bruno ha cercato di allontanarsi e lui gli ha allora sparato alle spalle, ha anche puntato la pistola verso il cognato e il nipote di diciotto, poi se n’è andato e ha ripreso a tagliare l’erba del giardino, come se niente fosse accaduto; già altre volte aveva detto che chi passava nella strada vicinale, che lui chiamava il “canale”, doveva morire. In precedenza aveva esploso dei colpi in aria, ma quel che è accaduto è semplicemente allucinante, non potevano mai pensare che potesse succedere una cosa del genere». n 
Gianluigi Saibene

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