I ladri abbattono muro col piccone
Via cassaforte e 150mila euro in oro
Il furto a Como in via Cardina

Clamoroso furto nella notte tra venerdì e sabato. I banditi sapevano cosa cercare

Como

Dopo mesi di relativa calma, negli ultimi giorni la città di Como ha visto un aumento delle denunce di furto in abitazione. Ma nessuno clamoroso come quello messo a segno venerdì sera in un’abitazione di via Cardina. Un colpo opera di professionisti, studiato probabilmente a lungo, che ha fruttato - secondo la denuncia presentata dalle vittime - un bottino stimato in 150mila euro.

La casa presa di mira si trova un paio di tornanti sopra la clinica Villa Aprica, poco dopo l’incrocio con via Pisani Dossi, in una delle zone più affascinanti della città, con le finestre affacciate sul lago. Zona poco frequentata e particolarmente buia.

Venerdì sera i padroni di casa sono usciti e, subito dopo aver lasciato via Cardina, i ladri devono essere entrati in azione. I malviventi hanno forzato una finestra della casa, in un punto difficilmente visibile dall’esterno o dai vicini di casa. Quindi, una volta all’interno, non si sono concentrati - come spesso accade - a rovistare negli armadi, ma sono andati a colpo sicuro nella stanza dove si trovava la cassaforte.

I banditi avevano con sé - di questo gli inquirenti ne sono convinti - un piccone. E, con questo, hanno letteralmente abbattuto il muro in cui si trovava il forziere. Hanno quindi smurato la cassaforte, l’hanno portata all’esterno e - verosimilmente - l’hanno caricata su un’auto lasciata in una zona distante dal luogo del colpo. Non è escluso che a bordo dell’auto ci fosse un complice, in attesa del via libera dei malviventi al lavoro all’interno delle stanze.

L’allarme è stato lanciato attorno all’una e mezza di sabato mattina, quando i padroni di casa sono rientrati. Al loro arrivo hanno immediatamente capito che qualcosa era successo: i cancelli, sia quello carraio che quello pedonale, erano infatti stati chiusi con del fil di ferro. In questo modo i ladri volevano guadagnare tempo, in caso di un rientro anticipato dei proprietari, per fuggire nei boschi e far perdere le loro tracce.

Proprio per verificare che i malviventi non fossero ancora in zona, i carabinieri sono intervenuti in forze, chiedendo anche l’ausilio della polizia. È bastato però un sopralluogo all’interno dell’abitazione per scoprire che il lavoro era stato già portato a termine, con l’abbattimento di parte del muro per portar via la cassaforte nella quale vi erano monili d’oro e preziosi per un valore dichiarato di 150mila euro.

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