In tuta bianca propongono il tampone
«Non aprite, sono truffatori sciacalli»

Lomazzo: l’assessore: «Ci risulta che due persone si siano presentate in alcune case». Nessuno li ha fatti entrare ma il Comune mette in guardia

Hanno purtroppo dimostrato di non fermarsi proprio davanti a nulla i truffatori che in queste ore hanno cercato d’introdursi in città in alcune abitazioni con il sistema del falso tampone a domicilio.

Nonostante i momenti di grande difficoltà e preoccupazione che si stanno oggi vivendo, le famiglie lomazzesi prese di mira, pur con il dubbio che potesse trattarsi veramente di interventi eccezionalmente disposti a tutela della salute pubblica, non hanno per fortuna aperto la porta ai falsi operatori sanitari.

«Da quel che ci risulta, due sconosciuti, con indosso una tuta di contenimento bianca e mascherina, hanno suonato i campanelli di alcun case, spacciandosi per operatori sanitari incaricati di fare il tampone per il CoVid-19 – fa sapere il consigliere delegato alla sicurezza - Samuele Arrighi – si tratta di sciacalli che sfruttano la suggestionabilità in particolare delle persone anziane. Vorremmo cogliere l’occasione per ribadire che al momento nessuno è autorizzato a recarsi al domicilio dei cittadini per effettuare dei tamponi e di continuare quindi a fare la massima attenzione a chi bussa alla porta, rivolgendosi al Comune, alla polizia locale e alle altre forze dell’ordine per compiere verifiche e controlli prima di far entrare in casa propria degli sconosciuti».

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