Infrastrutture, ora i fondi ci sono
«Tangenziale in cima alle priorità»

Butti chiama le categorie: «Dobbiamo essere uniti sui progetti da indicare a Roma» - Galimberti: «Secondo lotto e poi spingere sui collegamenti ferroviari con Lecco e Varese»

Il secondo lotto della tangenziale, il sistema ferroviario e la connessione internet: queste le infrastrutture che servono più di tutte,e subito, al nostro territorio.

Ieri il deputato di Fratelli d’Italia Alessio Butti ha virtualmente riunito le associazioni di categoria e i rappresentanti politici comaschi per individuare poche grandi opere sulle quali puntare per trovare finanziamenti in tempi rapidi. Il decreto ministeriale prevede la figura di un commissario che deve essere individuato entro due settimane, ma indipendentemente da questa scadenza per raggiungere gli obiettivi nei prossimi mesi ci sono altre finestre utili, dal Recovery fund al successivo decreto di giugno.

«Bisogna che le istituzioni locali e le categorie sostengano con compattezza pochi progetti – ha detto Butti – se non pronti almeno già predisposti, per riuscire ad inserire queste nostre esigenze tra le quelle ritenute strategiche dal governo. Facciamo squadra ed elaboriamo un progetto sintetico su cui concentrare l’attenzione».

La priorità da tutti più citata è il completamento del secondo lotto della tangenziale. «C’è un progetto esecutivo che vale circa 700 milioni – ha spiegato Alessandro Fermi, presidente del consiglio regionale – per costruire il secondo lotto mancano in sostanza le risorse. Dobbiamo fare lobby per il nostro territorio».

Alla Camera è in discussione il decreto ministeriale riguardante le opere infrastrutturali strategiche e Butti è il vice presidente della commissione Territorio, ambiente e lavori pubblici. Indipendentemente da questo appuntamento occorre essere pronti con buone proposte per raggiungere le risorse necessarie a realizzarle.

Alla conferenza era presente anche Fiorenzo Bongiasca, presidente della Provincia di Como. «Oltre al secondo lotto – così è intervenuto Marco Galimberti, presidente della Camera di Commercio – dobbiamo spingere per delle linee ferroviarie capaci di collegare Como con Lecco ed anche con Varese. Prolungando i collegamenti dobbiamo ambire a raggiungere gli aeroporti regionali».

«L’implementazione delle ferrovie deve guardare anche a Milano – ha aggiunto Francesco Molteni, presidente di Ance – la metropoli muove interessi maggiori». Secondo il presidente della Cna Enrico Benati è necessario differenziare i tipi di mobilità puntando non soltanto sulla gomma. Per Andrea Camesasca, in rappresentanza dei settori del turismo e del commercio, duramente colpiti dal Covid, non è accettabile che una città come Como non sia collegata degnamente a Malpensa, a Varese e a Lecco come pure a Bergamo e a Milano.

Dunque il secondo lotto della tangenziale per Como e una rete ferroviaria obsoleta da ammodernare. Queste sono le priorità. Tanti interventi hanno però puntato il dito sulle infrastrutture di rete, sulla connessione internet, le comunicazioni telematiche sono di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio, quest’anno la pandemia ha evidenziato il bisogno di una navigazione online più veloce. Tra gli altri obiettivi messi in agenda, anche se con minore urgenza, la balneabiltà del lago di Como.

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