La sede societaria è una cassetta postale
Ecco chi vorrebbe investire nel Casinò

La Procura preoccupata per l’interessamento su Campione di realtà con soci “schermati”. Tra le manifestazioni d’interesse quella di una azienda attiva nel gioco d’azzardo a Malta e Londra

Il ventisette di Old Gloucester Street, a Londra, è un cortile interno a cui si accede passando sotto una targa in ferro battuto con la scritta “British Monomarks”. È qui che ha sede la Bee-Fee Limited, una delle società che ha formalizzato una manifestazione d’interesse a investire nel Casinò di Campione d’Italia e per le quali la Procura ha espresso preoccupazione, vista l’impossibilità di conoscerne i soci.

Specializzata in scommesse on line e titolare di due licenze per esercitare il gioco d’azzardo in Gran Bretagna e a Malta, la società non solo non si sa a chi faccia riferimento, ma neppure è così agevole identificare gli uffici. E infatti la sede della società pronta a immettere milioni di euro (non monetine) nella casa da gioco campionese, è nient’altro che una cassette delle lettere affittata per 2 sterline alla settimana alla British Monomarks, società specializzata nell’offrire servizi mail e telefonici alle aziende a caccia di una sede fisica a Londra.

Sul sito della Bee-Fee si trova anche un numero telefonico da contattare, ma la persona fisica incaricata di rappresentare la società di scommesse on line risponde da una località decisamente lontana dal quartiere di St Pancras, a due passi dal British Museum. Il numero, infatti, rimanda alle coste del Mar Nero e, più precisamente, a un albergo di Batumi, in Georgia, a una manciata di chilometri dal confine con la Turchia.

Un’altra società che avrebbe fatto sapere di essere interessata a investire nella riapertura del Casinò di Campione d’Italia - la cui società, vale la pena ricordarlo, è di proprietà al 100% del Comune e, quindi gode di capitale pubblico, ovvero denaro dei cittadini - è la Realsky Investments Limited.

Stando agli accertamenti della Guardia di finanza vi sono due riferimenti della società: uno a Hong Kong, l’altro a Cipro. Ma, anche in questo caso, riuscire a venire a capo della compagine sociale è un vero mistero.

Infine il capitolo banche. Pare che la Solution Bank di Forlì si sia detta disponibile a valutare un finanziamento tra i 5 e i 30 milioni di euro alla società di gestione del Casinò.

Banca italiana, trasparenza massima. Vero, anche se il socio che controlla quasi per intero il capitale sociale dell’ex Banca di Romagna è la SC Lowy Financial Limited, una società con sede a Hong Kong.Ma al netto di tutte le considerazioni sui possibili flussi di denaro per far ripartire la casa da gioco con vista sul lago di Lugano, l’eventuale rilancio passa tutto dalla decisione del Tribunale di Como sull’istanza di fallimento della Procura. Decisione attesa entro fine settimana.

Paolo Moretti

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