Ladri scatenati alla “Ripa”
Rubati 50 pc, laboratori sospesi

Irruzione nella notte, spariscono i notebook, tutti nuovissimi - Erano fondamentali per la didattica a distanza: «Ora sarà più dura»

Se subire un furto è già tremendamente fastidioso, figuriamoci quando diventano due, peraltro a breve distanza. Dopo l’incursione nella sede di via Magenta, i ladri si sono intrufolati, di nuovo alla Da Vinci Ripamonti, questa volta nel complesso di via Belvedere, sottraendo dai laboratori della scuola quasi una cinquantina di computer.

Un danno che purtroppo, avrà delle conseguenze sulla didattica dei ragazzi. «Se penso alla fatica fatta per comprarli – commenta con amarezza la preside Gaetana Filosa –. Peraltro, si sono presi il “lusso” di lasciare pure quelli più vecchi, scegliendo quali rubare».

Per la precisione, fra fissi e portatili, i ladri hanno portato via una quarantina di dispositivi della scuola e nove appartenenti al comitato dei grafici.

La brutta scoperta risale a ieri mattina, quando il personale ha trovato i vetri sfondati e alcune porte forzate dei laboratori dei grafici, gli unici locali dove i malviventi si sono recati. Verosimilmente, l’accesso alla scuola è avvenuto dal cancello posteriore. L’operazione è durata pochi minuti, tanto che, suonato subito l’allarme, le volanti arrivate non hanno trovato nessuno.

Nella notte fra lunedì e martedì, invece, sempre alcuni ignoti, probabilmente attraverso una porta antincendio che dà sull’esterno, si sono introdotti nella sede dell’istituto superiore di via Magenta e hanno rubato 8 computer, acquistati per le aule e necessari per il funzionamento della didattica a distanza. Anche in questo caso, l’allarme è scattato ed è stato, probabilmente, il motivo che ha impedito ai ladri di rubare anche gli altri dispositivi.

«Rubare oggi nelle scuole, dove con tanta fatica e nonostante le difficoltà si fa di tutto per trovare le risorse e andare avanti, è un’azione ignobile e gravissima – aggiunge la preside – siamo tristi e rammaricati. Tante attività laboratoriali, per ora, non si potranno più fare». A questo proposito, il notebook è un vero e proprio ponte fra gli alunni e la scuola, è un collegamento essenziale. Per questo, durante il primo lockdown, la scuola di via Belvedere aveva già acquistato una quarantina di pc, mentre in estate aveva deciso di partecipare a diversi bandi e progetti (anche per importi di 119mila euro) per noleggiare i dispositivi e aiutare le famiglie e i ragazzi in difficoltà economica ad acquistare i libri di testo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA