L’architetto scrive al sindaco
«Rotaia sospesa a Sant’Orsola»

Como: De Simone ripropone la sua idea della monorotaia sopraelevata. «Costa 20 milioni al chilometro, si può fare in due anni ed è automatica»

Trasformare il tratto ferroviario tra Grandate e Como Lago in una monorotaia sopraelevata. L’architetto esperto in trasporti e infrastrutture Fernando De Simone, forte della realizzazione a Bologna, rilancia il suo progetto che aveva già proposto in passato e lo fa alla luce del rischio paralisi che incombe sul girone con l’allungamento dei tempi di chiusura dei passaggi a livello.

Il maxi collegamento

De Simone da anni propone, in estrema sintesi, di potenziare la sosta alla stazione di Grandate con la realizzazione di 5mila posti auto all’uscita dell’autostrada e poi di creare una monorotaia collegata all’autosilo Valmulini, alla stazione di Como Lago, a San Giovanni e al Sant’Anna. Un percorso, che ovviamente, potrebbe fermarsi anche a Como Lago e che l’architetto vuole presentare al sindaco. «Il sindaco Landriscina - dice - ha dichiarato “ faccio un appello a chiunque possa contribuire con idee e progetti alla soluzione del problema”. Ecco, con la mia rappresentata svizzera Intamin Transportation ho proposto una soluzione che utilizza una monorotaia sopraelevata. La monorotaia è sorretta da piloni in acciaio dal diametro di un metro, alti circa cinque metri e distanziati di circa 35 - 40 metri, installati vicino al binario di Ferrovie Nord, da Como Grandate a Como Lago. L’impatto su tutto l’ecosistema sarebbe di gran lunga inferiore, e sarebbero eliminati i passaggi a livello». E aggiunge: «La struttura idonea a trasportare mille passeggeri all’ora per direzione (estendibile a 5mila), ad una velocità massima di 80 Km/h, costerebbe circa 20 milioni al chilometro e potrebbe essere realizzata in 2 anni». Tempi non brevissimi, certamente, ma nemmeno apocalittici se fossero rispettati. Sul nodo finanziamenti, che diventerebbero davvero cospicui, De Simone dice che «avendo una concessione di 40 anni,con la gestione di alcuni parcheggi vicini alle fermate, si troverebbero anche i finanziatori».

Tanti esempi

Ma come funziona l’impianto? « La monorotaia sopraelevata - precisa ancora l’architetto trasportista - ha tutte le vetture dotate di un motore elettrico, ed è totalmente automatica. In tal modo si riducono notevolmente i costi di gestione e manutenzione. Tutto il sistema è governato da un computer che a seconda del numero di passeggeri in attesa alle fermate,decide il numero di vetture che devono uscire o rientrare nel deposito. Il tracciato in futuro, potrà essere modificato, spostando,togliendo o aggiungendo i pilastri di sostegno».

Avveniristica? Fantascienza? Per ora di certo c’è che alcune città, oltre a Bologna, qualcosa di simile l’hanno realizzato. A Venezia, ad esempio, la monorotaia sopraelevata collega il Tronchetto a piazzale Roma, ma è anche presente in molti aeroporti di grandi dimensioni e in tanti parchi divertimento oltre che città americane.n 
G. Ron.

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