Le dosi di vaccino non bastano
Esclusi in 68mila tra anziani e minori

Prende il via la campagna anti influenzale - La Regione promette: «Ne compreremo altre»

Il 19 ottobre parte la campagna vaccinale contro l’influenza. Ma nel Comasco, per circa 68mila cittadini considerati a rischio, mancano le dosi.

Ieri pomeriggio la Regione ha annunciato in una conferenza l’avvio della campagna antinfluenzale. Presente il direttore generale del welfare Marco Trivelli e al suo fianco il virologo Fabrizio Pregliasco.

Le dosi acquistate sono 2 milioni e 884mila, a fronte di una popolazione considerata a rischio pari a 3 milioni e 847mila. Dunque all’incirca il 30% di queste persone non avrà a titolo gratuito e garantito il vaccino. I vertici regionali si sono però posti un obiettivo, che non arriva ad una copertura del 100%, ma varia a seconda delle categorie fragili tra il 50 e l’80%. Il calcolo mira a coprire 2 milioni e 750mila persone. E così le dosi basterebbero.

Più in particolare nel Comasco, dati Istat alla mano, gli over 65 sono 139mila e la Regione mira a vaccinarne il 75%, quindi 104.500 persone. Per i malati cronici e gli operatori sanitari l’obbiettivo è l’80%, nel Comasco sono circa 20mila soggetti e quindi 16mila da vaccinare. Poi ci sono i cittadini tra i 60 e i 64 anni, 38mila comaschi, con un target al 50% e quindi 19mila soggetti da vaccinare. I bambini dai 6 mesi ai 6 anni in provincia sono circa 32mila, con una copertura del 75% sarebbero 24mila. In totale su 229mila comaschi considerati fragili la Regione punta a vaccinarne 163.500. Detto però che i vaccini non bastano per il 100% della copertura e che un 30% circa (68mila comaschi) anche volendo fare la vaccinazione dovrà comunque farne a meno. Comunque secondo la Regione raggiungere queste coperture sarebbe già un buon risultato. Per tutti gli altri che comprano il vaccino in farmacia Trivelli ha spiegato che «stiamo facendo da sponda a FederFarma per comprare nuove dosi». Per ora sono arrivate solo 12 dosi a farmacia. Sui tempi di consegna verranno vaccinati per primi i soggetti fragili, gli ospiti delle Rsa e l’inizio degli over 65.

«Le prime vaccinazioni dal 19 ottobre» ha dichiarato Trivelli. Nella prima metà di novembre i bambini fragili e quelli fino ai due anni. Nella seconda metà di novembre i bambini fino ai 6 anni, gli operatori sanitari e le persone tra i 60 e i 64 anni. I medici di famiglia hanno aderito alla campagna in maniera massiccia, ma in quattro settimane devono vaccinare il doppio degli assistiti rispetto al passato. Quindi le Ats hanno chiesto ai Comuni di trovare palestre e saloni per ovviare alla carenza di spazi negli ambulatori e garantire il distanziamento nell’era del Covid. A Como l’Ats ha effettuato con l’amministrazione comunale dei sopralluoghi ai centri civici di Lora, Sagnino e Albate, ma attende ancora una risposta. Si è discusso del San Martino, ma i medici per ora non hanno indicazioni. In chiusura Trivelli ha spiegato che ci saranno le dosi anche per i sanitari che lavorano nelle strutture private e accreditate. In linea generale Regione conta di redistribuire le dosi non usate dalla popolazione fragile al resto dei cittadini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA