Lezzeno, Valli “Mandell” da Bossi
per la festa degli ottant’anni

L’ex senatore e la sorella tra i pochi invitati a Gemonio

«Quelli del laagh sono sempre stati fedeli. Gente sana». Non ci ha messo molto domenica 19 settembre il “capo” - questo il nome “di battaglia” con cui Umberto Bossiè chiamato dai leghisti - a inquadrare tra la ristretta cerchia degli invitati, riuniti in un ristorante di Gemonio per i suoi 80 anni, il “Mandell”, al secolo Armando Valli, leghista della prima ora e senatore per una legislatura.

Accompagnato dalla sorella Natalina, il “Mandell” ha portato in dono a Umberto Bossi una torta con il “Sole delle Alpi”, due candeline rigorosamente verde Lega per celebrare gli 80 anni e la scritta “Auguri dai laghee”. È stata una bella giornata di festa, quella di ieri, con gli esponenti leghisti e della politica nazionale che sin dal mattino hanno dedicato un pensiero - insieme agli auguri di rito - al “senatùr”. In fermento i social, con tante foto - degli anni ruggenti del Carroccio e non - postate a corredo degli auguri.

«Umberto Bossi mi ha ricordato i suoi anni trascorsi su e giù per il lago, quando si fermava a malapena per un panino, tanto era l’ardore nel diffondere il suo pensiero politico» afferma il “Mandell”. Accanto all’Umberto, alla moglie Manuela, ai figli, c’era con il “Mandell” e la sorella Natalina una ristrettissima cerchia di amici, tra cui i fedeli militanti bergamaschi diventati negli anni l’ombra del “senatùr”. E la presenza a Gemonio del “Mandell” ha riaffermato un legame fortissimo tra Umberto Bossi, il lago e le valli adiacenti.

Oggi il fisico del “capo” è provato da mille battaglie e da numerose traversie, anche se - come assicura Valli - «lo spirito battagliero è quello di sempre». Anche alla festa di compleanno Bossi a tavola non ha rinunciato alla Coca Cola, bevanda che l’ha accompagnato in tutta la sua carriera politica (e non). Due anni fa, prima che la pandemia travolgesse ogni cosa, era stato proprio il Armando Valli ad organizzare il compleanno del “senatùr” al bar “Ciuffo” di Lezzeno.

(Marco Palumbo)

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