Lungolago, c’è l’esperto per arredi e verde
«Il progetto sarà pronto entro Natale»

Incarico di consulenza all’architetto Massimo Semola, esperto paesaggista - «La mia sarà una collaborazione artistica: studieremo spazi, pavimentazione e vegetazione»

Como

È Massimo Semola l’architetto paesaggista che entro Natale dovrà aiutare il Comune ha disegnare un nuovo lungolago. L’amministrazione ha formalizzato la sua nomina, l’arrivo di un esperto era stato ormai annunciato a inizio settembre.

Studio a Novara, 64 anni, cresciuto al Politecnico di Milano e alla scuola di agraria del Parco di Monza, Semola vanta una lunga carriera nella progettazione del verde pubblico e privato oltre che una lunga amicizia con Judith Wade, la fondatrice di Grandi giardini, nota realtà con la quale ha collaborato. Idee per il nuovo lungolago?

Al tavolo di coordinamento

«Faccio una premessa – spiega Semola –. La Regione lavora da tempo per risolvere il problema delle esondazioni portando avanti le famose paratie. Dunque un progetto c’è già e prevede certe finiture, certi collegamenti, dei dislivelli, insomma un fronte lago pronto per la consegna. Questo progetto ha delle caratteristiche e delle soluzione che possono essere migliorate, a tal fine il tavolo di lavoro coordinato in Comune dall’ingegner Ciro Di Bartolo collabora con la Regione. Io ho visto il progetto e l’ho analizzato insieme ai dirigenti e ai funzionari almeno per i punti salienti, ma siamo solo agli inizi».

Subito al lavoro

Il profilo di Massimo Semola, sondate varie ipotesi, è stato individuato da Comune su richiesta degli stessi tecnici in forze agli uffici perché manca all’interno di Palazzo Cernezzi un’esperienza professionale in particolare sui temi del verde e della progettazione del paesaggio. Così hanno più volte spiegato il sindaco Mario Landriscina e l’assessore ai lavori pubblici Pierangelo Gervasoni.

«Il mio incarico deve cercare di dare un carattere al nuovo lungolago – spiega l’esperto – per legarlo alla storia di Como. Mi occuperò in particolare di dare una consulenza artistica e paesaggistica, inserendomi come detto nel progetto esistente per portare avanti ciò che nel progetto ancora non c’è. Al momento per esempio la pavimentazione è piuttosto uniforme, bisognerà studiare come valorizzare gli spazi, portare o meno altra vegetazione e decidere come disporre degli arredi ancora da scegliere». Le paratie, promette la Regione, saranno consegnate se tutto va bene nell’ottobre del 2022. Il mandato di Semola è dunque rapidissimo, il suo compito non si prospetta affatto semplice. «Penso che il progetto debba essere pronto entro Natale – spiega il paesaggista – l’intenzione è quella, poi i termini li detta la politica. C’è la Regione e c’è il Comune, io da tutti ho ricevuto grande collaborazione. Sono anzi lieto e onorato di impegnarmi per uno dei lungolaghi più belli del mondo che non soltanto conosco bene, ma che amo». L’affidamento dell’incarico in maniera diretta è possibile solo sotto a certe cifre, non oltre i 40mila euro. Non una grande somma per un architetto paesaggista. «Sì, siamo sotto a quella cifra – dice Semola – e comunque per quanto riguarda i compensi ci sono delle precise tabelle e dei limiti imposti dalla legge a cui bisogna attenersi. Fatta l’offerta io ho riconosciuto un mio personale sconto, felice di potermi mettermi al lavoro per Como».
S. Bac.

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