Manager ucciso vicino a Roma
Era socio di Bruni nell’affare Sca

Como: figlio di un ex ambasciatore iraniano, era coinvolto nella bancarotta. Con l’ex sindaco aveva tentato anche la scalata al Bologna con bond fasulli

Il socio dell’ex sindaco di Como Stefano Bruni nell’affare Sca Mercedes e nel tentativo di scalata del Bologna, il manager che avrebbe trascinato l’ex primo cittadino nel pantano delle bancarotte a causa delle “sue” obbligazioni fasulle (le fantomatiche G-Diamonds), è stato ucciso a colpi di pistola nei giorni scorsi alle porte di Roma.

Said Ansary Firouz, 68 anni, nato negli Usa ma con doppia cittadinanza (anche quella iraniana: era figlio di un ex ambasciatore dell’Iran in Italia), è stato ucciso da un suo ex dipendente, un altro iraniano, che dopo l’omicidio si è tolto la vita.

L’omicidio

Il delitto è avvenuto nei giorni scorsi a Formello: Foloty Kave, 47 anni iraniano, si è presentato in ufficio da Firouz e gli ha sparato tre colpi in pieno petto. Alla base dell’omicidio delle richieste di denaro fatte dall’omicida alla sua vittima, tanto che quest’ultimo lo aveva denunciato per tentata estorsione.

Un delitto, dunque, che nulla ha a che fare con false obbligazioni o affari loschi, quali quelli sui quali i carabinieri dei Ros indagavano per un presunto traffico di armi con l’Iran. Ma che hanno riacceso i riflettori sulla figura misteriosa di questo uomo d’affari che, il prossimo dicembre, avrebbe dovuto comparire davanti al giudice per la bancarotta fraudolenta della concessionaria Sca Mercedes di Como e per quella della Iris srl, la società di famiglia di Stefano Bruni. Agli inizi del 2015, grazie all’intercessione dell’ex sindaco, Firouz divenne il responsabile generale delle vendite e dell’organizzazione, sia delle concessionarie, sia delle diverse linee di business, per conto di Sca. Il tutto dietro un compenso mensile di 14mila euro oltre a Iva ed eventuali rimborsi spese.

L’uomo per il quale Bruni ha speso la sua parola, accreditandolo così con la famiglia Marino (ex proprietari della Sca) e non solo, si può dire sia la causa dei guai in cui si è ritrovato l’ex sindaco di Como. Sarebbe stato proprio Firouz, infatti, a presentare a Bruni dapprima l’imprenditore anglo-iraniano Shahrdad Golban, quello che possedeva i bond della G-Diamonds, titoli garantiti da una cascata di diamanti di cui, per la verità, non si è mai trovata traccia, quindi Wilhelmus Demers, l’olandese con casa in Ticino che in una banca slovena deteneva qualcosa come 199 milioni di euro in obbligazioni JP Morgan (ma solo sulla carta, visto che di fatto erano prive di valore).

Le scalate nel mondo del calcio

Golban, con Firouz, fu anche protagonista della scalata del Venezia calcio (terminata con il fallimento della società) e poi, assieme a Bruni, del tentativo di compare anche il Bologna prima e il Monza poi.

La fine tragica di Firouz ha aperto l’ennesimo giallo su questo fantomatico personaggio: tre spari in pieno petto esplosi da un ex dipendente che da lui, chissà perché, pretendeva soldi.

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