Menaggio, il traghetto piccolo non basta
«Costretti a fare il giro della Valle Intelvi»

Attese e proteste la sera di Natale. La testimonianza: «Il mio abbonamento da 300 euro si è rivelato inutile»

Tutto ci si sarebbe aspettati tranne che dover dar conto di code con annesse proteste al pontile di Menaggio del traghetto la sera di Natale.

Per molti, l’imbarco sull’unico mezzo di trasporto pubblico disponibile (il traghetto) si è trasformato in un’autentica odissea, tanto che c’è chi forzatamente ha dovuto optare per il giro in auto della Val d’Intelvi non trovando posto sulle corse da Menaggio verso Bellagio dalle 18 in poi. «Altro che disagi contenuti per la statale chiusa, come ho sentito ripetere in questi giorni. Il nostro ritorno a casa è stata un’autentica odissea, con il personale di terra che ci diceva di optare per il giro della Val d’Intelvi. La Navigazione ha messo in campo un traghetto piccolo. In tanti sono rimasti a terra, rimarcando anche la chiusura del pontile di Griante-Cadenabbia - sottolinea Giovanna Polito, del bar gelateria “Crema&Cioccolato” di Cadenabbia -Sono arrabbiata non solo perché la sera di Natale per raggiungere casa nostra a Lipomo ci abbiamo messo più di 2 ore in auto, ma anche perché pur versando quasi 300 euro di abbonamento siamo rimasti a terra. A Natale nessuno ha tenuto conto di chi lavorava. Io non ho intenzione di chiudere la vicenda qui. Provvederò a denunciare l’accaduto ai carabinieri».

Persa la corsa delle 18 (direzione Bellagio), Giovanna Polito si è vista candidamente ammettere che nemmeno su quella delle 19.20 ci sarebbe stato posto. «In presa diretta, al pontile di Menaggio, ho saputo che altri passeggeri e auto nel corso della giornata sono rimasti a terra, con ore d’attesa il giorno di Natale trascorse senza certezze - aggiunge Giovanna Polito - Tutto ciò non è tollerabile».

Anche il sindaco di Griante, Pietro Ortelli, informato in tempo reale di quanto stava accadendo, conferma che «ci sono stati parecchi problemi a Natale, e qualcuno dovrà dare spiegazione. Chiedo anche perché di fronte ad un abbonamento, sottoscritto per motivi di lavoro e pagato a caro prezzo, non ci sia stato modo di trovare posto sul traghetto. Occorrono garanzie per le corse del 1 gennaio».

«Siamo consapevoli dei disagi che si sono verificati - afferma a “La Provincia” il direttore della Navigazione, Nicola Oteri - Come di consueto a Natale il servizio è ridotto. Purtroppo a causa di numerose assenze per malattia siamo costretti ad impiegare un traghetto piccolo. Abbiamo fatto il possibile per limitare al massimo le difficoltà. Il periodo vede anche per noi un intensificarsi dei contagi, rendendo ardua l’organizzazione dei turni e degli equipaggi».

Ora l’attenzione è sul primo giorno dell’anno, quando saranno garantiti la navetta Sala Comacina-Argegno (sei corse, la prima alle 9 e l’ultima alle 19 in partenza dal pontile di Sala), e le corrispondenti corse Asf tra Como e Menaggio.
(Marco Palumbo)

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