Montava le luminarie senza il Green pass
Multe dopo la denuncia dei carabinieri

L’azienda nel frattempo si mette in regola dopo le sanzioni di sabato di carabinieri e ispettorato Nil e finanza chiudono due locali per le norme Covid

Como

Due lavoratori per ogni scala. Uno in alto ad attaccare le luminarie. L’altro in basso e tenere ferma la scala stessa. A parte l’assenza di caschetti protettivi, l’impresa incaricata dal Comune di Como di installare - in ritardo, peraltro - le illuminazioni di Natale si è messa in regola con le norme contro gli infortuni. E lo ha fatto dopo che i carabinieri del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro) e gli ispettori del lavoro stessi, nella giornata di domenica, hanno sanzionato il titolare della ditta di impiantistica Seghieri di Milano per carenze in materia di sicurezza e sospeso l’attività stessa (ripresa regolarmente solo nella giornata di martedì).

In molti, vedendo gli operai ancora all’opera sulle scale ritenute inidonee dagli ispettori durante i controlli di domenica mattina, si sono domandati che cosa fosse cambiato. La differenza è che, se il lavoro viene eseguito ad altezza limitate, si può ovviare all’uso di un trabattello purché per ogni scala operino almeno due persone: chi è impegnato nei lavori in quota e chi ha l’onere di tenere la scala stessa. E in effetti - come dimostrano anche le foto scattate martedì - l’impresa si è messa in regola da questo punto di vista.

Ma la contestazione sulla sicurezza del lavoro non è la sola mossa alla ditta milanese che ha ricevuto l’incarico dal Comune di Como. I carabinieri del Nil, che hanno effettuato i controlli oltre che con gli ispettori dell’Ispettorato del lavoro di Como anche con i militari della Guardia di finanza, hanno infatti multato l’azienda anche per il mancato rispetto delle norme Covid.

In particolare uno dei gli operai impegnati nel montaggio delle luminarie non era dipendente dell’azienda, bensì era il cugino di uno degli addetti chiamato a rimpiazzare all’ultimo momento un altro dipendente indisposto. Il fatto è che oltre a essere in nero, l’operaio in questione non aveva neppure il Green pass, come noto essenziale per poter lavorare. Da qui la sanzione di 400 euro per l’impresa e di 600 euro per l’operaio irregolare (la norma prevede ammende più salate, dai 600 ai 1500 euro, per i lavoratori).

I controlli di Finanza, Carabinieri e Ispettorato del lavoro non si sono limitati però all’impresa di luminarie. Sono stati effettuati anche diversi controlli sul fronte del rispetto delle regole Covid. Nell’ambito di questi controlli sono stati sanzionati - e chiusi per un giorno, quindi nel frattempo hanno già riaperto - l’enoteca Visini e la pizzeria Il Pinziminio.

Ai primi è stata contestata la presenza di molte più persone nel locale del consentito, colpa del successo avuto dall’iniziativa di degustazione vini pensata dal locale (pare che il titolare abbia ammesso di aver perso il controllo, peraltro scusandosi con le forze di polizia), mentre per la pizzeria la contestazione ha riguardato l’assenza di indicazioni e cartelloni sulle norme anti Covid. In entrambi i locali, come del resto in tutti gli altri controllati in centro, tutti gli avventori avevano regolarmente il Green pass.

© RIPRODUZIONE RISERVATA