Natale, salta la Città dei Balocchi
I promotori: «Scelta di responsabilità»

Scaduto il bando biennale del Comune per le manifestazioni natalizie, ma non si è presentato nessuno. Stop dopo 26 anni

Per la prima volta dopo 26 anni la Città dei Balocchi non ci sarà. Ieri è scaduto infatti il bando per le manifestazioni natalizie indetto dal Comune di Como (con valenza biennale), ma certamente non ha partecipato il Consorzio Como Turistica, promotore della kermesse e, da quanto si apprende, nessun altro si sarebbe fatto avanti. Troppi i rischi legati all’emergenza sanitaria, altrettante le incognite, senza contare gli investimenti cospicui da parte del privato in un momento difficile.

Questo non significa che certamente non ci saranno eventi nel periodo natalizio (il Comune aveva parlato di un piano B e Amici di Como, associazione di imprenditori e main sponsor della Città dei Balocchi non aveva chiuso le porte ad altri possibili scenari). Fatto sta che la Città dei Balocchi così come è stata in tutti questi anni non ci sarà. Per l’evento, l’amministrazione comunale aveva messo alcuni paletti: oltre al mercatino e alle videoproiezioni luminose nelle piazze aveva previsto anche iniziative ispirate alle olimpiadi Milano-Cortina da realizzare nella zona dei giardini a lago, ad esempio una pista di pattinaggio o da fondo.

Il coordinatore Daniele Brunati ieri nel tardo pomeriggio ha spiegato: «Come Consorzio Como Turistica abbiamo deciso di non partecipare per una questione di responsabilità». Lui stesso, già all’inizio di agosto, aveva detto testualmente: «Noi abbiamo sempre lavorato in questo periodo per poter essere pronti, ma personalmente credo che a prevalere debba essere l’aspetto morale di responsabilità verso i cittadini e turisti e mi riferisco alla salute». E così è stato. Nessun progetto depositato, nulla.

Sulla decisione ieri è intervenuto anche Silvio Santambrogio, presidente di Amici di Como, l’associazione di imprenditori da sempre al fianco del Consorzio e sponsor principale dell’iniziativa. «Ci siamo confrontati al nostro interno come main sponsor degli eventi e abbiamo deciso che, in questo momento, la cosa più importante deve essere la salute e la sicurezza delle famiglie. Non dimentichiamo che la Città dei Balocchi di solito inizia a fine novembre e questo significa che l’organizzatore deve mettersi in moto adesso, anche in termini di ordini del materiale, ma in questa situazione è davvero complicato». Parla di «grande dispiacere» nell’interrompere qualcosa che andava avanti da ben 26 anni, «ma non ci sono le condizioni» dice.

A questo poi si aggiunge anche un discorso di «etica» che molti degli imprenditori hanno messo sul tavolo: in un momento molto duro per le aziende e le famiglie, pensare di investire tanto per il Natale in una situazione ancora complessa dal punto di vista sanitario, non è sembrato opportuno. Santambrogio non chiude però le porte a qualche altra possibilità per dare ai comaschi il loro Natale. Ma ora dovrà essere l’amministrazione comunale a decidere come procedere. Se archiviare definitivamente il Natale 2020, oppure se optare per qualcosa di meno impegnativo e, soprattutto, che non attiri tutte le persone degli anni passati.

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