Nonno-autista volontario
«Accompagno i figli altrui»

Francesco Ape, ex medico canturino, da settembre tutte le mattine porta alcuni bimbi disabili a scuola

Francesco Ape non ha mai amato guidare, dice. Eppure tutte le mattine sale in macchina per amore dei suoi molti nipoti acquisiti che lui, come volontario, accompagna a scuola.

Medico in pensione da alcuni anni, nonno di quattro nipoti (due di loro vivono in Finlandia con un figlio che si è trasferito per lavoro a Helsinki), Francesco Ape appeso lo stetoscopio ha subito capito una cosa: «Volevo continuare ad occuparmi del prossimo, non più come medico ma come volontario».

Dopo la pensione

«Per qualche anno ho fatto volontariato come medico al centro migranti di Como e l’ho trovata un’esperienza incredibile - spiega - purtroppo il centro migranti ha chiuso e anche la mia esperienza con loro». Per alcune settimane, durante l’anno, l’ex medico deve recarsi in Finlandia con la moglie per aiutare il figlio nelle gestione dei due nipoti e proprio per questo motivo ha esitato ad affacciarsi subito a un’altra realtà di volontariato. Poi Francesco Ape, residente da anni a Cantù, ha scoperto l’associazione “La Soglia” anche grazie ad alcuni amici che già facevano i volontari da diversi anni.

«Mi sono affacciato pian pian a questa realtà, quasi timidamente - confida - poi ho capito in che modo avrei potuto dare il mio contributo». Parte da qui il suo coinvolgimento nel servizio offerto dall’associazione canturina che coinvolge alcuni volontari che ogni giorno portano a scuola con le loro auto bambini con disabilità. Tutte le mattine da quando è iniziato l’anno scolastico, Francesco Ape si sveglia alle 7 e 30 e con la sua macchina raggiunge le case di alcuni di questi bambini per poi accompagnarli a scuola.

«Non ho mai amato molto guidare ma non mi sono perso d’animo - racconta - All’inizio erano i bambini a indicarmi il percorso per raggiungere la scuola. Era molto divertente e in poco tempo ho scoperto tutte le scorciatoie per evitare il traffico e permettere a questi bambini di arrivare in orario a scuola». Un’attività molto concreta ma che sta regalando molto a livello umano al nonno-autista.

Tutte le mattine l’ex medico raggiunge una ragazzina con la sindrome di down nella sua abitazione a Cantù per accompagnarla alla Fondazione Minoprio. «Mi sembra che sia sempre molto contenta di vedermi e, credetemi, lo sono anch’io - continua - si fida di me e questa è una sensazione bellissima ma la cosa più bella è constatare la voglia che ha tutte le mattine di essere accompagnata a scuola». Il volontario segue altri due bambini più piccoli con disabilità di linguaggio che accompagna dalla loro abitazione a Ponte Lambro a La Nostra Famiglia. «Spesso questi due bambini più piccoli fanno molto rumore in macchina, giocano, strillano e io mi diverto con loro. Sono contento di poter aiutare queste famiglie in difficoltà e di conoscere questi meravigliosi bambini che arrivano a a scuola grazie al mio aiuto».

Un tipo di volontariato che può seriamente aiutare tutte quelle famiglie in difficoltà che non riescono ad accompagnare i propri figli a scuola e che possono contare sull’aiuto di questi angeli custodi al volante che lo fanno al posto loro a titolo gratuito. «Questo tipo di volontariato per me è perfetto perché ho tutte le mattine libere - spiega l’ex medico - a differenza dei pomeriggio in cui faccio il nonno a tempo pieno e mi occupo dei miei due nipotini che vivono vicino a me e mia moglie».

Una grande responsabilità

«Il mio invito è quello di coinvolgere altre persone, magari universitari che hanno del tempo libero tra un semestre e l’altro a prendere in considerazione questo tipo di volontariato - spiega Francesco Ape - è un’esperienza che a me sta dando tantissimo e che consiglio vivamente a tutti».

C’è un esercito di volontariati in tutta Italia che smessi i panni del lavoro che gli ha tenuti occupati per una vita intera hanno deciso di dedicarsi ai più bisognosi finendo per aiutare se stessi. Un esercito di persone over sessanta che si sente ancora nel pieno delle forze e che non si tira indietro quando si tratta di aiutare qualcuno. Certo ci sono i figli, i nipoti, in qualche caso anche gli anziani genitori da accudire ma queste persone dal cuore grande riescono sempre a ritagliarsi uno spazio per fare del bene. Proprio come Francesco Ape che dopo una vita da medico di base ha deciso di prendersi questa grande responsabilità e condurre ogni giorno questi bambini a scuola.

«Spesso mi rendo conto della responsabilità che implica questo mio servizio nel trasportare in auto questi bambini a scuola - racconta Ape - durante il tragitto ho la responsabilità delle loro vite e finché non arrivo a scuola e li vedo scendere felici non sono tranquillo. Una grande responsabilità che viene però ampiamente ripagata dal grande effetto che ogni giorno questi bambini riescono a donarti».n 
Federica Beretta

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