Parcheggi per gli hotel, l’accusa
«Il Comune non può abolirli»

Secondo l’avvocato Lavatelli «la sottrazione dei parcheggi riservati alle strutture ricettive è illegittima e non risponde a un vero interesse pubblico»

«La sottrazione dei parcheggi riservati alle strutture ricettive è illegittima e non risponde a un vero interesse pubblico». Non solo, alla base della decisione della giunta e del consiglio comunale, rincara l’avvocato Mario Lavatelli, ci sarebbe un’interpretazione non completa di un parere ministeriale, determinata da una relazione del comandante della Polizia locale Donatello Ghezzo.

A far discutere è il regolamento parcheggi, approvato dal consiglio comunale a metà dicembre, in cui 14 hotel sono stati esclusi dall’assegnazione di trenta parcheggi riservati.

«Una nota di luglio, a firma del dirigente della Polizia locale, desta alcune perplessità – dice il presidente dell’Associazione degli utenti della strada –. Viene citato parzialmente un parere del Ministero dei Trasporti sulla questione degli stalli per le strutture ricettive, ricevuto a febbraio 2019, mai prima reso noto alla cittadinanza e, in particolare, agli albergatori. Si è venuti a conoscenza solo dopo la richiesta di accesso agli atti da parte de “El Merendero”».

Lavatelli sottolinea come il parere sia stato citato solo parzialmente da Ghezzo: non sono considerati i punti in cui il Ministero considera comunque possibile concedere posti riservati anche a determinate categorie, a patto che ci sia un interesse pubblico e l’esistenza di una correlazione logica tra il fine da perseguire e il provvedimento adottato. «Così è stato fatto, per esempio, a Cernobbio e in altre città – prosegue Lavatelli -. Como è citta turistica, come dichiarato anche dalla Regione. Se il consiglio comunale si attiene, sotto il profilo tecnico, al parere incompleto del comandante della Polizia locale, allora può esserci l’illegittimità della delibera di approvazione».

La richiesta di Lavatelli e del suo assistito, Cristian Dolce, titolare del Merendero (locale di piazza De Orchi), è al consiglio comunale e alla politica, affinché giudichi no considerando in maniera completa il parere ministeriale. L’extrema ratio potrebbe essere il ricorso al Tar.

«Vorrei sapere qual è l’opinione del sindaco Mario Landriscina – conclude Dolce, da tempo impegnato in una battaglia legale contro il Comune – e il motivo per cui, in una città turistica, gli hotel non abbiano nemmeno un parcheggio dove far lasciare la macchina ai turisti, anche solo per scaricare le valigie. Verrebbe voglia di boicottare la tassa di soggiorno. Inoltre, nel 2023 perderò anche i tre posti in concessione per il dehors. Dovrò togliere i tavolini, per un danno economico anche superiore al milione di euro. Siamo stati l’ultima struttura ad averli, saremo la prima a perderli. C’è un accanimento verso di noi». Sempre Dolce, ha sottolineato come sia pronta una lettera congiunta di protesta fra tutti firmata dagli albergatori danneggiati.

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