Passante ustionato dalla buca
L’imbarazzo di Comocalor

Dalle famiglie al freddo e senz’acqua al pensionato ustionato Il presidente: «Forte rammarico, programmati nuovi interventi»

Due mesi infernali per Comocalor, la società che gestisce il teleriscaldamento. Guasti a ripetizione, proteste per famiglie al freddo e senz’acqua calda fino ad arrivare al pensionato a spasso con il suo cane ai giardinetti di via Roncoroni e finito in ospedale a causa di un’ustione al piede. Il terreno su cui camminava ha infatti ceduto e si è ritrovato con il piede nell’acqua bollente derivante da tubazioni del teleriscaldamento.

Una scia di guai

«Esprimo forte rammarico per quanto accaduto - ha detto ieri il presidente della società Andrea Bernasconi - e sono contento di sapere che il danno riportato non sia così grave come potesse sembrare in un primo momento». L’uomo, a quanto risulta, è stato dimesso ma saranno necessari ulteriori accertamenti.

Ma come è possibile che si sia arrivati a una situazione del genere con problemi quasi quotidiani alla rete?

Bernasconi ammette ancora una volta che i problemi ci sono, ma spiega: «Non in tutte le situazioni possiamo intervenire immediatamente perché significherebbe lasciare al freddo scientemente centinaia di persone in pieno inverno. Per questo stiamo intervenendo dove possibile e in questa stagione termica investiremo un milione e mezzo di euro in interventi sulla rete».

Nel consiglio di amministrazione della società che si è tenuto nei giorni scorsi è stata affrontata la questione delle continue emergenze con annessi disagi e polemiche e sono stati valutati anche i risultati delle analisi eseguite con la termocamera. Indagini che hanno confermato che ci sono delle perdite e che la situazione è «complessa» come hanno riferito da Comocalor.

Ancora guasti

Completati i lavori in salita Cappuccini e in via Monte Grappa, dove si sono verificati molti problemi mentre a Camerlata in via De Simoni si riprenderà lunedì. All’elenco si aggiunge anche via Roncoroni, transennata dopo l’episodio di venerdì pomeriggio. «In ogni punto dove si può intervenire lo stiamo facendo - conclude Bernasconi - e cerchiamo di staccare il collegamento alla rete per il tempo strettamente necessario all’esecuzione degli interventi di riparazione».

Nei giorni scorsi aveva chiarito che «il 40% della rete ha un età minore di 10 anni - e le manutenzioni vengono fatte. Purtroppo una parte dei guasti che abbiamo registrato recentemente si è verificata anche nella rete meno vetusta. Si tratta di guasti non prevedibili sui quali cerchiamo di intervenire in modo tempestivo poiché sappiamo che provochiamo disagi agli utenti».n 
G. Ron.

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