Piano ex Sant’Anna
Appello ai donatori
per due nuovi spazi

In via Napoleona.I padiglioni da ristrutturare per far fronte al bisogno di posti letto ospedalieri. Progetto di Asst ma va risolto il nodo delle risorse

Due padiglioni da ristrutturare nella cittadella della salute per la cura della terza età e in previsione di nuove ondate epidemiche. L’Asst Lariana sta dialogando con la Regione per riqualificare due palazzine dell’ex Sant’Anna, la possibile novità è già in fase di progettazione. Questi due padiglioni andrebbero intanto ad incrementare il numero dei posti letto ospedalieri, che nella nostra provincia continua ad essere carente. Nel passaggio dal vecchio al nuovo ospedale, Como ha perso circa 200 posti letto, si è passati da circa 750 letti in Napoleona agli attuali 550 a San Fermo della Battaglia.

L’idea

L’intenzione, però, è anche provare a rilanciare la cittadella della salute che nonostante gli ambulatori del monoblocco è rimasta in parte incompiuta. La destinazione d’uso delle due strutture sarebbe a bassa intensità, non per situazioni gravi e acute, non per l’emergenza. Piuttosto per la lungo degenza, per le fragilità, per le crescenti necessità dell’ambito geriatrico, le cure dei sempre più numerosi anziani. In una cittadella che ambisce, nei prossimi anni, ad accogliere un polo per la formazione degli infermieri ed anche una residenza per anziani, seppur il progetto all’ex GB Grassi tramite Cassa depositi e prestiti sia al momento fermo.

L’Asst Lariana vorrebbe però disegnare i due nuovi padiglioni affinché siano facilmente riconvertibili. L’assistenza di lungo degenza dovrebbe dare subito spazio ai ricoveri per fronteggiare le possibile nuove ondate dell’epidemia, per attrezzare il nostro territorio contro la minaccia di nuovi virus, descritti purtroppo dagli esperti come probabili. Uno strumento che soprattutto nelle prime fasi del Covid è mancato al territorio, andando fortemente a gravare sui reparti d’emergenza degli ospedali finiti troppo sotto pressione. Di questo progetto ha parlato il direttore generale dell’Asst Lariana Fabio Banfi all’assessore regionale alla sanità Giulio Gallera la settimana scorsa, giunto al Sant’Anna per una visita privata a medici e ospedalieri. Si è accennato anche alla possibilità di reperire in fretta le risorse utili, magari tramite finanziamenti privati, delle donazioni. «Si potrebbe fare appello al grande cuore di Remo Ruffini - spiega Alessandro Fermi, il presidente del consiglio regionale presente all’incontro con Gallera – geniale imprenditore che ha donato una somma importantissima alla sanità lombarda e milanese, ancora non del tutto utilizzata. Più in generale la direzione dell’ospedale sta lavorando ad un progetto importante che guarda alle esigenze della pandemia, ma nel lungo periodo anche alla cura delle fragilità e al potenziamento dei posti letto nel comasco».

La partita della cittadella della salute è ferma da tempo, Comune ed ex azienda ospedaliera hanno più volte bussato in Regione, l’ente di riferimento, ma non sono arrivate risposte. Una parte delle strutture e dei terreni resta da vendere. Dopo i primi bandi andati falliti non sono stati fatti passi avanti. Costruito il nuovo ospedale a San Fermo occorreva trasformare il vecchio in un polo sociosanitario.

Riunione a breve

Nelle scorse settimane ha riaperto in Napoleona l’area Covid per i casi lievi organizzata a giugno. «A giorni è fissato una riunione con i vertici di Asst Lariana - spiega l’assessore all’urbanistica Marco Butti – tutto ciò che va nell’intenzione di potenziare la cittadella della salute ci trova d’accordo. Comune e ospedale hanno le stesse vedute. Il destino di quel comparto è sanitario, dobbiamo implementare i servizi. Aspettiamo dalla Regione novità e convocazioni».

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