Piscina, i privati tendono la mano
La risposta del Comune? Si litiga

Nuovo impianto possibile con il “partenariato” ma la giunta cittadina è divisa. Pontiggia (Bcc Brianza e Laghi): «Strumento efficace, per i Comuni è una grande occasione»

Il nome - partenariato pubblico privato - è difficile da pronunciare. Ma uno dei principali punti di forza di questo strumento, ora proposto per realizzare la nuova piscina di Muggiò, è al contrario la semplificazione su tutti i fronti.

L’iniziativa in questo caso è venuta dal privato e si è concretizzata nel progetto depositato in Comune dalla Nessi & Majocchi, in partnership con A &T Europe, società del gruppo Piscine Castiglione e Iccrea Leasing. Il coinvolgimento del credito cooperativo non è casuale. Alla Bcc Brianza e Laghi si deve il primo convegno di alto profilo in provincia di Como, dedicato al partenariato.

«Io ci credo moltissimo - dice Giovanni Pontiggia, presidente della banca - è uno strumento molto interessante, già sperimentato ad esempio nel caso, vicino a noi, del Palazzetto di Madesimo. Se nella nostra zona si partisse con Como sarebbe certo motivo di soddisfazione, nulla esclude del resto una sua possibile applicazione anche nel caso dello stadio del ghiaccio, ad esempio». Molti i punti di forza. Prima di tutto la banca, capofila del progetto, opera già una prima selezione delle imprese, verificando che le stesse rispettino tutti i requisiti necessari per poter lavorare per la pubblica amministrazione ed operando una prima analisi anche per quanto riguarda i bilanci delle aziende che partecipano e la qualità dei servizi prestati. Inoltre, l’istituto di credito prefinanzia tutta l’opera e, in questo modo, l’ente pubblico non deve versare neppure un euro fino a quando non viene completato il lavoro.

Nel caso di Muggiò l’ipotesi è che il Comune versi una quota di 7,5 milioni spalmata su vent’anni a decorrere dal collaudo, con tutti gli oneri della manutenzione sulle spalle del privato e con la gestione lasciata all’ente pubblico.

«Il credito cooperativo, per la sua naturale vocazione di banca vicina al territorio - continua Pontiggia - si candida ad essere il naturale interlocutore delle amministrazioni locali, anche piccole, che intendono realizzare opere di interesse pubblico».

Impianti sportivi ma anche parcheggi (grandi autosili o piccole aree di sosta) e persino cimiteri così come hanno fatto diversi Comuni. «Il partenariato - aggiunge Pontiggia - funziona soprattutto nei centri medio piccoli». Sarà la volta buona nel caso di Muggiò? Il Comune si trova di fronte a un bivio ed il dibattito, sull’opportunità di avviare la realizzazione di un nuovo impianto, è aperto. Tutti d’accordo? Non proprio, il tema è sul tavolo della giunta dove spinge in particolare l’assessore allo sport Marco Galli. Ma i rumors indicano che le voci critiche non mancano, in particolare potrebbero pesare le perplessità del vicesindaco Adriano Caldara e del responsabile dei lavori pubblici, Vincenzo Bella. Il sindaco Mario Landriscina per il momento non si è pronunciato, tocca a lui indicare la via su un passaggio chiave del mandato.n 

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