Poche le mascherine disponibili
E ancora non si sa come distribuirle

Cento a farmacia, da oggi, per chi ha l’esenzione - E le altre? Il Comune garantisce: «Stiamo valutando cosa farne»

Como

Le 178mila mascherine inviate dalla Regione sul territorio della provincia di Como sono state recapitate ieri dalla Protezione civile a tutti i Comuni e alle farmacie. Ogni singolo Comune ora dovrà organizzarsi per farle avere ai cittadini e potrà scegliere in autonomia le modalità.

Le farmacie possono distribuirle da oggi, gratis, ma solo alle persone con esenzione (l’indicazione della Regione è quella di dare la precedenza alle fasce più deboli per patologia o per reddito). Le mascherine per ora sono poche, ogni farmacia ne ha a disposizione solo cento. Ecco perché la raccomandazione è quella di non correre oggi a chiederle e di lasciarle a chi ne ha davvero bisogno.

I pacchi con le mascherine (sono di tipo chirurgico) sono arrivati in mattinata a quasi tutti i Comuni, salvo poche amministrazioni raggiunge nel pomeriggio. Le operazioni sono state portate a termine da 33 volontari appartenenti a 12 associazioni. La suddivisione è stata fatta in base al numero degli abitanti. La città di Como è stata destinataria di 21.350 pezzi, Cantù 10.350, Mariano Comense, 6.550, Erba 4.250. Una quoa tè riservata ai cosiddetti “Coc”, i centri operativi comunali, come chiarisce la tabella che pubblichiamo. «Ogni amministrazione si può organizzare in maniera indipendente per la distribuzione – spiega Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina e presidente di Anci Lombardia – L’indicazione resta quella di dare gratis le mascherine a chi ha più bisogno. Secondo un criterio economico, ma anche per esempio per necessità legate alla salute, alla presenza di patologie importanti».

Il Comune di Como in una nota scrive che «nell’immediato, l’Amministrazione agirà distribuendo parte delle attuali innanzitutto a comunità e residenze dove dimorano persone fragili». «A seguire, secondo le indicazioni regionali, si procederà a una distribuzione più diffusa direttamente ai cittadini. Sono in corso valutazioni sulle modalità da adottarsi per raggiungere direttamente le singole persone, però contenendo movimenti e spostamenti che risulterebbero vietati e controproducenti. Sono in corso contatti con associazioni di categoria per valutarne la auspicata collaborazione. Prossimamente verranno fornite puntuali indicazioni e raccomandazioni in modo che, vista l’attuale disponibilità di pezzi, la distribuzione sia riservata davvero a coloro che hanno bisogno di uscire per i motivi consentiti».

Il numero di mascherine inviate per ora è molto basso, nemmeno una ogni tre residenti. Poche per un prodotto al quale dovremo abituarci nei prossimi mesi indossandolo quotidianamente e cambiandolo di frequente (queste mascherine sono monouso). «Ne giungeranno numerose altre», fa sapere il Comune.

Sono pronte, come detto, le farmacie. «Da mercoledì (oggi, ndr) sarà possibile dare gratis le cento mascherine che ogni farmacia ha ricevuto, per i cittadini fragili – scrivono le categorie dei farmacisti – Regione ha precisato che per cittadino fragile si intende il cittadino con esenzione da reddito o con una patologia e malattia rara». Le esenzioni da reddito sono la E02, E03, E04, E12, E13, E14, E30, E40. «Le hanno consegnate – dice Attilio Marcantonio, presidente di FederFarma Como – Un pacchetto da cento mascherine uguale a tutte le farmacie, senza distinzione. Direi che è una goccia». «Sì, è solo un segnale – dice Renato Acquistapace in rappresentanza della farmacie comunali – il criterio di distribuzione sarà quello dell’esenzione. Per chi non le riceverà consiglio di fare attenzione ai prezzi, soprattutto online. Io le mascherine le pago 70 centesimi l’una e le rivendo a 1,20 euro. C’è chi ci lucra eccessivamente».

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