«Posti di blocco in tutta la Provincia»
Pasqua e Pasquetta, guai a chi si sposta

Il questore De Angelis: «Un ultimo sacrificio. Poi raccoglieremo i frutti» - All’imbocco della Regina un controllo fisso. Pattuglie anche sul lago

«Chiuderemo la Regina piazzando un posto di blocco fisso all’imbocco. Quindi pattuglieremo tutte le strade del territorio, sia quelle che conducono verso la città che quelle che portano verso i luoghi delle passeggiate. Le norme sono chiare: a Pasqua non ci si muove, se non per reali motivi d’urgenza».

Il questore, Giuseppe De Angelis, preannuncia una tre giorni pasquale di lavoro intenso per le forze di polizia. Una tre giorni nella quale sarà davvero difficile non incappare in qualche posto di controllo, se si decide di uscire di casa.

«Abbiamo fatto un tavolo tecnico sul tema con il prefetto» Ignazio Coccia. Un tavolo tecnico in cui erano presenti tutti: polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizie locali, polizia provinciale.

«I controlli a partire da sabato mattina presto e per tutta la giornata di Pasquetta saranno intensificati - conferma il questore di Como - Ogni forza di polizia ha ricevuto una zona da controllare e, salvo le deroghe espressamente previste dal decreto del presidente del consiglio, tutti coloro che saranno sorpresi a girare senza un motivo valido saranno multate».

Per la prima volta da sempre, insomma, il rito della gita fuoriporta nel weekend pasquale non potrà essere celebrato. La Prefettura ha suddiviso la nostro provincia in cinque distinte aree, e in ognuna ha individuato tutte quelle strade e quei luoghi che dovranno essere maggiormente controllati per scongiurare esodi pericolosi, di fronte a un’emergenza che ancora non è certo terminata. Anzi.

«La polizia stradale realizzerà un posto di controllo fisso all’inizio della Regina fin da sabato presto, in un punto dove agevolare l’inversione a u per chi sarà multato e dovrà tornare a casa - spiega il questore De Angelis - Sulla Regina vecchia ci saranno i carabinieri e gli agenti della polizia locale di Cernobbio. Poi abbiamo previsto il pattugliamento anche delle zone boschive, con i carabinieri e le varie compagnie della guardia di finanza. Inoltre controlleremo tutta la fascia di confine. Volanti della polizia e radiomobile dei carabinieri, invece, vigileranno sulla città assieme alla polizia locale di Como».

Saranno presidiate le uscite dall’autostrada, le strade da e per Bergamo e Lecco, le superstrade che conducono a Milano. Ovviamente pattuglie anche sul lago di Como, tra finanza e polizia provinciale.

«Sarà un servizio di controllo molto più consistente del solito - avvisa ancora il questore - Le regole in vigore sono quelle consuete. E i motivi per spostarci non cambiano. Quindi confermiamo: non sarà possibile per nessuno raggiungere le seconde case, né farsi una gita in barca sul lago».

Ma neppure andare nei boschi: i vari parchi, infatti, saranno controllati anche quelli.

«È un sacrificio, certo - ammette Giuseppe De Angelis - ma non possiamo abbassare la guardia proprio ora. Quello che chiediamo ai comaschi è un ultimo sforzo, per poi, ne sono convinto, poter cogliere i frutti» nelle prossime settimane.

Nel frattempo proseguono i controlli quotidiani sul rispetto delle norme: sia su quella degli spostamenti, sia sul rispetto dell’uso delle mascherine (o di altro indumento per coprirsi naso e bocca) quando si esce di casa. Negli ultimi due giorni i poliziotti della Questura di Como hanno sanzionato e chiuso per cinque giorni una macelleria islamica di via Milano (quando gli agenti sono intervenuti hanno trovato sei persone all’interno di un locale molto piccolo, uno di loro senza mascherina) e un tabacchi a Fino Mornasco, sempre il mancato rispetto della normativa anticontagio.

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