Progetto da 7 milioni per rifare la piscina

La Nessi & Maiocchi ha presentato l’offerta per riqualificare totalmente l’impianto di Muggiò. Documento protocollato già arrivato in Giunta: adesso Palazzo Cernezzi di deve esprimere entro 90 giorni

Qualcosa di clamoroso si muove sul tema della piscina di Muggiò. Un progetto da 7 milioni di euro è arrivato sul tavolo della giunta comunale. Progetto protocollato e sul quale adesso la giunta stessa sarà chiamata a dare un parere entro 90 giorni. In teoria, un progetto slegato dalla contingenza della piscina chiusa, della città furiosa, degli atleti fuori a protestare. O forse no. Perché invece potrebbe anche aiutare a risolvere, almeno in parte, la situazione attuale.

Ma partiamo dall’inizio. Secondo indiscrezioni molto accreditate, all’inizio di questa settimana si è fatto avanti un gruppo interessato a un progetto di riqualificazione della piscina di Muggiò. Un mega progetto dal costo di 6-7 milioni, sul quale in una seconda fase il Comune dovrebbe accendere un mutuo. Lo strumento è quello del “ project financing”, ossia (per utilizzare l’espressione impiegata dal legislatore) la realizzazione di opere pubbliche senza oneri finanziari immediati per la pubblica amministrazione. Una strategia di collaborazione pubblico-privato con cui si stanno costruendo gli impianti adesso in Italia. Chi è il gruppo interessato? Nessi & Maiocchi, che tra l’altro è l’impresa che si occupò alla fine degli anni Settanta di costruire la piscina in questione. E dunque conosce vita morte e miracoli della struttura. Un vantaggio.

Svolta possibile

Perché questo progetto potrebbe sbloccare la situazione anche contingente? Perché la Cpv, cioè la Comissione di vigilanza chiamata a dare il nulla osta alla riapertura (probabilmente parziale, cioè senza spalti, e temporanea), potrebbe dare il via libera in presenza di un grande progetto che sancisse l’effettiva temporaneità della riapertura. Perché, parliamoci chiaro: qui ogni volta si è corso dietro all’intoppo di turno, alla carta mancante, al tubo che perdeva, come se la riapertura fosse appesa a un filo. Ma la realtà è che la struttura è fatiscente, in almeno quattro aree: la vasca, la struttura portante, le vetrate e l’areazione. Un impianto che senza progettualità, potrebbe anche non riaprire mai più. Altro che deroghe.

Giornate decisive

Comunque: il progetto da 7 milioni è arrivato in giunta la sera di giovedì. E adesso fatalmente diventerà anche una questione politica, tra favorevoli e contrari. Una questione che, sbaglieremo, somiglierà molto a quello che succederà per lo stadio Sinigaglia, quando si decideranno di fare le cose sul serio. Con la differenza che per lo stadio quasi sicuramente la questione arriverà in consiglio comunale, mentre per la piscina non è affatto detto.

Come sarà la nuova piscina di Muggiò? L’unica indiscrezione è che potrebbe avere addirittura tre vasche, di diverse dimensioni. Il che consentirebbe di accontentare tutte le società comasche che finalmente non avrebbero più l’incubo dell’alternanza e degli allenamenti a ore assurde.

Comunque sono giorni decisivi per l’impianto. Perché le due vicende si legano: il progetto e l’agibilità nell’immediato. Anche in questo caso, una questione che somiglia a quella del Sinigaglia, che per la stagione 2020/21 avrà bisogno di un restiyling dettato dalle nuove normative, di cui nessuno si sta occupando.

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