Quinto nato in casa Oricchio
«Il piccolo Zeno, inno alla vita»

Non poteva trovare sintesi migliore il neo papà Mauro Oricchio per annunciare, urbi et orbi, tramite Facebook, l’arrivo del figlio.

«Zeno c’è! Viva la vita». Non poteva trovare sintesi migliore il neo papà Mauro Oricchio per annunciare, urbi et orbi, tramite Facebook, la nascita del suo quinto figlio.

E, nella pioggia di congratulazioni ricevute per il neonato, si trova un massimo comune denominatore, che ritorna in quasi tutti i messaggi: «Finalmente, una bella notizia, in questo periodo ci voleva».

Già, perché da un mese e passa, da quando l’epidemia ha mostrato il suo vero volto sul territorio e nessuno ha potuto più scambiarla per un’influenza, le nostre vite, anche senza volerlo, ruotano attorno alla malatti e alla morte. E una nuova nascita, in questo periodo scandito dall’ansia e dalla sofferenza, è una boccata d’ossigeno preziosa. È la vita che comincia, come ha sempre fatto, più forte di qualsiasi virus.

«È andato tutto bene – spiega la mamma Laura Pellegatta – a dir la verità, rispetto alle altre volte, è stato un parto velocissimo. Giovedì avevo qualche avvisaglia, mentre venerdì mattina, la data del termine, sembrava che dovesse essere posticipato ai giorni successivi. Invece, a casa sono cominciate le contrazioni, quindi abbiamo deciso di recarci in ospedale».

E, a voler cercare un lato positivo nel “lockdown” imposto dal Covid-19, l’assenza di macchine in strada ha consentito ai genitori d’arrivare al Valduce per tempo. Infatti, entrati alle 15, Zeno è nato ventiquattro minuti dopo. Se ci fosse stata, come al solito, la fiera di Pasqua o la processione del Venerdì Santo, il parto sarebbe probabilmente avvenuto lungo la strada. E invece, probabilmente grazie anche a una prestazione automobilistica del padre sulla Regina degna di essere registrata nei libri dei record, tutto è andato per il meglio.

«Pur non avendo nessun sintomo da coronavirus e stando bene - continua la “neo mamma” –, ho dovuto tenere la mascherina, anche durante il parto. È obbligatoria, anche per chi come me non è positiva». Al momento, nel reparto, ogni stanza è destinata a una mamma.

Dopo un travaglio davvero rapido, il piccolo Zeno sta bene, pesa quattro chili e quaranta e, secondo il programma, oggi dovrebbe entrare per la prima volta a casa a Moltrasio e incontrare così gli altri quattro fratelli: Martino, tredici anni proprio ad aprile, Disma, dieci anni e mezzo, Cecilia, otto anni e Irene, sei anni.

«Nessuno ci è potuto venire a trovare – continua Pellegatta – così, i parenti e gli amici hanno dovuto accontentarsi di una videochiamata. Quando finirà questo periodo, o almeno ci si potrà vedere liberamente senza rischi, credo avremo un sacco di persone in visita».

L’unico ammesso all’ospedale, previa disinfezione mani, mascherina e tutta la procedura, è il marito.

«Mi sono arrivati davvero tantissimi messaggi e commenti – conclude Oricchio – e in tanti collegavano l’importanza della nascita anche al periodo difficile che stiamo vivendo. Abbiamo davvero un grande bisogno di belle notizie».

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