
Cronaca
Giovedì 29 Dicembre 2022
Rapinese non si esprime sulla revoca di Lombardi e tiene le cinque deleghe dell’assessore per sé
Comune Nessuna dichiarazione dopo l’atto di revoca ma non è prevista la nomina di un nuovo assessore. Sarà il primo cittadino a seguire anche Verde e Ambiente

Nessuna parola dal sindaco Alessandro Rapinese dopo la revoca dell’assessore Matteo Lombardi che ha scritto anche una lettera rivolta ai cittadini e al primo cittadino nella quale spiega le sue ragioni e dice di non aver trovato «fondata causa giustificativa della mia rimozione».
Come si legge nel documento firmato martedì mattina, il sindaco ne darà comunicazione nel prossimo consiglio comunale (non ancora fissato, ma dopo l’Epifania) ma potrebbe limitarsi, anche in quella sede, a una mera comunicazione visto che la nomina degli assessori (e quindi la revoca) sono di carattere fiduciario. Il venir meno della fiducia del sindaco in un suo assessore, infatti, è secondo la norma, sufficiente (a prescindere dalle ragioni) per motivare un provvedimento di revoca.
Gli incarichi
Le cinque deleghe di Lombardi (Ambiente, Verde, Parchi e giardini, Finanziamenti pubblici e comunitari, Sponsorizzazioni) nel frattempo sono tornate al primo cittadino. Non è prevista la nomina di un nuovo assessore e questo significa che sarà Rapinese ad occuparsi anche dei settori lasciati dall’assessore “licenziato”. Complessivamente il sindaco è il referente di ben 12 settori, in alcuni casi il doppio di quelli dei suoi singoli assessori. Nel dettaglio si occupa di Patrimonio (lo aveva detto fin dalla campagna elettorale giudicandolo strategico) e Sport (anche in questo caso, viste le partite che riguardano piscina e palazzetto di Muggiò), ma anche di Sicurezza, Polizia locale, Affari generali e istituzionali, Relazioni internazionali e Innovazione tecnologica a cui vanno aggiunte le deleghe che si è ripreso direttamente da Lombardi.
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