Rientrati a Lipomo
i ragazzi del bus

Ultimata la vacanza a Livigno che era stata preceduta dall’incendio sulla Statale 36. Il parroco: «Giornate che hanno rinsaldato l’amicizia»

«È andato tutto benissimo. Un’esperienza di gruppo bellissima sia per i ragazzi che per le ragazze. Ci siamo molto divertiti». Queste le parole che un ragazzo ha rivolto alla mamma all’arrivo del bus che li ha riportati a casa da Livigno.

È uno dei ragazzi dell’oratorio San Vito di via Cantaluppi che nella mattinata di martedì 13 luglio, mentre si stavano dirigendo nella località Valtellinese per il loro campo Grest a bordo di un pullman della Croce Rossa di Lipomo, giunti nei pressi di Bellano, nella galleria Fiumelatte, erano rimasti coinvolti in un grave incidente. Il pullman aveva improvvisamente l’automezzo prese fuoco distruggendo anche tutti i bagagli dei ragazzi contenenti vestiti, documenti e soldi.

L’autista Mauro Mascetti e l’accompagnatore Giovani Lo Dato, come si ricorderà, erano riusciti, con grande tempismo e sangue freddo, a scongiurare una tragedia, accostando il bus nella piazzola di emergenza, aprendo subito le portiere, facendo scendere i ragazzi e radunandoli in sicurezza in una piazzola all’aperto, in attesa dei mezzi di soccorso che non tardarono ad arrivare.

C’era tanto desiderio nei ragazzi per questa vacanza comunitaria e i genitori, per non deludere le loro aspettative, avevano provveduto a rinnovare il loro bagaglio, a duplicare i documenti personali a tempo di record, favorendo la ripartenza. Dopo due giorni il gruppo si era ritrovato davanti all’oratorio di buon ora, ripartendo per Livigno. Il parroco don Alfonso Rossi era rimasto ad attenderli predisponendo la logistica per il loro accoglimento e tracciando il programma giornaliero per consentire ai ragazzi di trascorrere al meglio la loro vacanza, cercando di far si che la brutta avventura vissuta diventasse soltanto una storia da raccontare agli amici.

«Sabato sera abbiamo celebrato la messa della domenica e di ringraziamento – ha commentato don Alfonso - Durante il soggiorno i ragazzi hanno fatto una passeggiata lunga, molte escursioni e tanti giochi che hanno contribuito a rinsaldare lo spirito di gruppo. Si sono tutti impegnati a trascorrere al meglio le loro giornate di vacanza in montagna dimenticando la brutta avventura passata». (Pasquale Sarracco)

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