Rsa,due settimane senza contagi
Nuovi casi Covid soltanto tra i giovani

Effetto vaccini: il Covid non colpisce gli anziani - Mentre tra i minorenni i contagiati sono 7 al giorno - Indice Rt più basso di Como soltanto in due province

Zero casi nelle Rsa e quasi zero tra gli over 75.

Una prova provata dell’efficacia dei vaccini arriva dai numeri. Tra il 20 maggio e il 4 giugno, nella provincia di Como non c’è stato nemmeno un caso positivo in una residenza per anziani.

Questa fascia della popolazione è ancora sottoposta a controlli e screening, sicuramente più di altre categorie, eppure non ci sono stati falsi positivi o casi debolmente positivi, niente. Tra gennaio e marzo la discesa dei casi nelle Rsa è stata costante, poi, tra marzo e maggio, qualche caso comunque c’è stato. Pochi, rari, nell’ultimo mese e mezzo sono stati per la precisione 11. Si trattava di anziani non ancora immunizzati in ragione di precedenti patologie oppure fermi a una dose per passate infezioni. Adesso siamo a zero contagi. E la ragione è chiara: nelle Rsa tra gli ospiti il tasso di vaccinazione è praticamente totalitario.

Anche tra gli anziani che abitano nelle loro case il tasso di vaccinazione è molto buono, oltre il 95% tra gli over 80. Meno, ma comunque alto, dopo i 70 anni. Guardando ancora i casi positivi registrati negli ultimi quindici giorni, sempre a partire da venerdì, si scopre che tra i comaschi oltre i 75 anni sono saliti in numeri assoluti di sole 31 unità. In percentuale è uno zero virgola se si guarda ai 7.749 casi fino ad ora tracciati tra gli over 75 della nostra provincia da marzo 2020. Anche tra i 65 e i 74 anni l’aumento è scarso, 32 casi in più, da 5.308 a 5.340, sempre zero virgola.

Diverso lo scenario se spostiamo il campo d’osservazione nella fascia di popolazione non ancora vaccinata, tra i minorenni quindi.

I comaschi sotto ai 18 anni trovati positivi dall’inizio della pandemia fino al 20 di maggio erano 6.834 mentre al 4 di giugno sono saliti a 6.937, 103 in più.È un aumento visibile. Sì, è comunque contenuto perché ormai con l’arrivo della stagione calda la pandemia in generale è meno potente e conta un numero sempre minore di positivi. Succede in maniera trasversale a tutte le età, anche per un minor numero di tamponi analizzati nell’ultimo periodo, 11.888 nell’ultima settimana contro i quasi 20mila di media ad aprile.

Però la circolazione del virus tra i giovani non vaccinati c’è ancora. Una buona ragione quindi per vaccinare anche le fasce d’età fino ai 12 anni, come consentito dalle autorità sanitarie. A proposito, se si osservano le curve dei casi positivi divise per età, da zero a oltre 90 anni, quella leggermente più in alto pur continuando a scendere è quella che comprende gli adolescenti tra gli 11 e i 13 anni, con un’incidenza più marcata tra le femmine rispetto ai maschi. Le curve più basse di tutte sono invece la curva oltre ai 90 anni e quella tra gli 80 e gli 89.

Quanto al bollettino diffuso ieri, come ogni lunedì ci sono stati pochi positivi, 9 a Como, ma in tutta la Regione il tasso di positività è al minimo. I decessi comunicati ieri in Lombardia sono stati solo sei di cui nessuno nella nostra provincia. Restano al Sant’Anna 49 pazienti Covid di cui cinque in terapia intensiva.

Infine l’Rt, l’indice che ci dice quante persone sta per infettare un positivo, all’ultima rilevazione di fine maggio a Como è allo 0,59, solo sopra l’1 la pandemia torna a espandersi. Dopo Bergamo (0,51) e Brescia, 0,57 è il dato più basso della Lombardia dove Cremona, (0,76) e Sondrio, 0,74 sono ancora abbastanza alti. L’Rt ospedaliero, che fotografa lo stato di stress dei presidi sanitari, è allo 0,55 a Como, il dato più basso è sempre a Bergamo, 0,54, il più alto a Sondrio, 1,3 e a Varese, 0,9.

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