Scala: il vestito della prima
con il verde comasco

Palco reale trasformato. dal designer floreale Federico Ratti Foglie dorate rampicanti nel foyer

È toccato nuovamente a Federico Ratti l’onore di vestire la Scala per la “prima” della lirica. Un grande motivo di orgoglio, ma anche una grande sfida perché quest’anno il flower designer comasco ha dovuto confrontarsi con l’allestimento colossal di Tosca. E il giorno prima, con la creatività di Dolce e Gabbana che hanno presentato l’alta moda nel massimo tempio della musica italiana.

«Un défilé cinematografico, dedicato alle eroine di Verdi, Puccini,Visconti e Zeffirelli, con decine e decine di modelle, modelli, attori, attrici, figuranti e comparse - spiega Federico Ratti - Per la prima volta il palco reale è diventato passerella e noi l’abbiamo ricoperto in stile “romantico barocco” di rose rosse, amarillys, ranuncoli, garofani: un vero e proprio coup-de-theatre. Alla fine della sfilata, il sipario si è alzato rivelando un’altra sorpresa: sullo sfondo di Tosca, un’anticipazione assoluta, la scena si è alzata rivelando i tavoli decorati sempre con composizioni rosse, uva e melograni dove gli ospiti hanno consumato la cena».

Offerti da Dolce e Gabbana e sempre di Ratti i fiori a profusione e il fogliame dorato che 24 ore dopo hanno abbellito i palchi e i foyer della Scala per la mise en scene dell’opera pucciniana.

«Abbiamo lavorato tutta la notte per montare in poco tempo migliaia e migliaia di corolle e rampicanti- rivela ancora il comasco - Alla fatica va poi aggiunta l’emozione di essere coinvolti in un evento che celebra la cultura italiana in tutto il mondo».

L’intervento alla “prima” è stato l’ultimo di una serie di altre importanti richieste soddisfatte questa settimana dall’azienda lariana.

Giovedì scorso, sempre per Dolce e Gabbana, ha firmato gli addobbi di Palazzo Clerici dove la maison ha presentato l’alta gioielleria: rose dalle tonalità pastello a partire dalla scalinata d’ingresso fino nelle sale affrescate dal Tiepolo. A seguire dinner nel salone Pirelli, con tavoli imperiali traboccanti di boccioli pink.

Frutta, foglie autunnali e ricci di castagne sono stati invece usati nella Pinacoteca Ambrosiana per l’alta moda uomo sempre firmata dal marchio D&G.

Infine, ieri sera, giorno dell’Immacolata, è stato inaugurato a Roma dalla sindaca Virginia Raggi il famoso “Spelacchio”. «È il secondo anno che ci viene affidato questo incarico- conclude Federico Ratti - Si tratta di un abete di circa 23 metri per 12 tonnellate, arrivato in Piazza Venezia, davanti al Vittoriano, partendo da Cittiglio, provincia di Varese. Sono occorse 12 persone, a turnazione 24 ore su 24 per quattro giorni, 80 mila luci, palline e cristalli per decorarlo e “riscattare” il nome che gli era stato attribuito nel 2017 quando venne scelto un albero troppo povero che non rendeva giustizia all’immagine della città eterna».

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