Schianto di San Siro
Gli amici di Mattia
lottano ancora per la vita

Grandola sconvolta per la morte del ragazzo di 20 anni. Il cugino ricoverato a Varese, il conducente a Gravedona

Una comunità ancora incredula si prepara all’addio a Mattia Pretti, il ventenne del paese (avrebbe compiuto 21 anni il prossimo 23 agosto), morto poco dopo la mezzanotte di martedì nel tragico schianto della Bmw 320 con al volante Mykhailo Bynzar, 22 anni ancora da compiere residente a Porlezza (dopo aver abitato a Grandola), contro un muro a bordo Regina nel cuore dell’abitato di Acquaseria di San Siro.

L’ipotesi - emersa in queste ore sentito anche il Comune e alla luce anche delle restrizioni ancora in essere - è quella di celebrare i funerali al campo sportivo, sopra quel tappeto verde su cui Mattia e il fratello gemello Filippo hanno mosso i primi passi nel calcio con la Polisportiva Grandola. Oggi si conoscerà la data dell’ultimo saluto (il funerale potrebbe, il condizionale è d’obbligo, tenersi domani), dopo che ieri alle 12.30 all’ospedale Sant’Anna è stata effettuata l’autopsia, disposta dalla Procura, cui ha preso parte anche un consulente nominato dalla famiglia attraverso un legale di fiducia.

Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Menaggio. Mattia, al momento del tragico schianto, si trovava sul sedile posteriore della Bmw 320. Accanto a Mykhailo Bynzar sedeva Giacomo Tendardini, cugino di Mattia Pretti, 21 anni da compiere il prossimo 15 giugno, anche lui residente a Grandola ed Uniti. Mykhailo Bynzar è ricoverato all’ospedale di Gravedona, dove i sanitari gli avrebbero riscontrato un serio trauma toracico, tanto da richiedere (pare) un nuovo intervento chirurgico. Giacomo Tentardini si trova presso il reparto di Rianimazione dell’ospedale di Circolo di Varese.

Tantissimi i messaggi d’affetto giunti a papà Massimo Pretti - giunto sul posto martedì notte, un dolore straziante il suo - a mamma Rita, al fratello gemello Filippo ed a tutti i familiari. «La nostra comunità tutta è toccata da questa tragedia», le parole di Fra Guido Locatelli, che regge le parrocchie di Grandola, Bene Lario e Naggio. (Marco Palumbo)

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