Sconti e riaperture: le regole della Fase 2

Dalle vacanze ai trasporti fino ai contratti di lavoro, tutti i bonus e le agevolazioni del nuovo decreto - Ma da lunedì 18 riaprono anche negozi, bar e ristoranti: ecco allora come comportarsi per riavvicinarsi alla normalità

Tante novità alla vigilia dell’ingresso nella cosiddetta “Fase 3”, quella che - con gli scongiuri del caso - dovrebbe segnare un’ulteriore tappa in questo lungo percorso di riavvicinamento alla normalità. Da lunedì anche a Como, come nel resto del Paese, riapriranno tutte le attività commerciali, gli studi professionali e gli uffici pubblici, quantomeno quelli che fin qui hanno lavorato a mezzo servizio. Ma alle novità che riguardano la nostra vita di tutti i giorni, se ne aggiungono di altre, ugualmente importanti, quelle contenute nel “decretone” per il rilancio nel dopo lockdown, una serie di bonus e agevolazioni che riguardano la vita quotidiana delle famiglie. La Provincia ha cercato di mettere insieme tutte le novità più importanti, raccolte in questo elenco.

Per i più poveri

Entra in vigore il cosiddetto “Rem”, il reddito di emergenza. Si tratta di due mensilità di 400 euro per i single e di 800 per le famiglie che il Governo eroga a fondo perduto. I requisiti: reddito Isee sotto i 15mila euro (ad aprile 2020), un conto corrente fino a 10mila euro per i single e fino a 20mila per il nucleo familiare, con l’obbligo della residenza in Italia ma senza il vincolo dei 10 anni che in un recente passato aveva escluso molti migranti dal reddito di cittadinanza.

Bonus baby sitter

Per i genitori che lavorano, il Governo ha stanziato il raddoppio del bonus baby sitter, che sale quindi a quota 1.200 euro, spendibili anche nei centri estivi. Il raddoppio riguarda anche il congedo parentale, che passa da 15 a 30 giorni al 50% dello stipendio.

Vacanze con lo sconto

Tra i settori che rischiano di subire più di altri i contraccolpi della crisi, c’è quello turistico. Ed è il motivo per il quale sono state varate una serie di disposizioni volte a rilanciare le attività ricettive, come nel caso dello stop alla prima rata Imu per alberghi, b&b, campeggi, ostelli, stabilimenti balneari. Per le famiglie il governo ha pensato a un bonus destinato a chi scelga di trascorrere le ferie in Italia. Il bonus vacanze è riservato a famiglie con Isee fino a 40mila euro ed è modulato sul numero di componenti il nucleo familiare: 500 euro per tre o più componenti, 300 per le famiglie di due componenti, 150 per i single. Il bonus potrà essere speso dal 1 luglio al 31 dicembre 2020 e sarà per una quota dell’80% fruibile come sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura, e per il restante 20% come detrazione dall’imposta sul reddito.

Ristrutturare casa

Per chi deve o vuole ristrutturare un immobile, è pronto il “superbonus green” al 110%. Aumenta l’aliquota della detrazione fiscale che spetta per interventi in ambito di efficientamento energetico, di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. L’unico vincolo è l’obbligo di sostenere le spese tra il primo luglio e il 31 dicembre 2021. Il bonus sarà erogato in cinque rate di pari importo.

Pendolari e abbonamenti

Sempre alla voce risparmio, il Governo ha decretato che gli abbonamenti per autobus, treni, metropolitana, acquistati fino al 10 marzo – e quindi non sfruttati – potranno essere rimborsati.

Pignoramenti bloccati

Sospesi tutti i pignoramenti su pensioni e stipendi con slittamento a settembre della ripresa dei versamenti.

I 600 euro e i contratti

C’era il rischio che, visto il blocco dei licenziamenti, a pagare dazio doppio sarebbero stati i titolari di contratti a tempo. E invece no. Ora c’è la possibilità di prorogare i contratti senza precisare la causale, derogando così al decreto Dignità. Per quanto attiene al bonus da 600 euro, nel mese di maggio sarà non solo di nuovo disponibile ma aumentato fino alla quota di 1000 euro per quanti, nel secondo bimestre del 2020, potranno certificare un calo del reddito del 33%.

Al lavoro da casa

Capitolo “smart working”. Non importa cosa pensa il datore di lavoro. Fino alla fine dell’emergenza, i lavoratori del settore privato con almeno un figlio sotto i 14 anni potranno lavorare da casa anche in assenza di accordi individuali.

Una condizione: che non ci sia un altro genitore non lavoratore o beneficiario di sostegni al reddito.

Mobilità “dolce”

Tutti in bici. Chi volesse acquistare una bicicletta classica o a pedalata assistita oppure un monopattino elettrico, potrà usufruire di un bonus fino a 500 euro. Purtroppo il provvedimento vale soltanto per chi risiede in un Comune con più di 50mila abitanti.

Autocertificazione

Da lunedì cambiano anche le regole per la vita di tutti i giorni. L’autocertificazione, posto che sarà consentito spostarsi all’interno della propria Regione di residenza, non sarà più necessaria.

Assembramenti

Rappresentano il primo degli spauracchi di virologi ed epidemiologi. Saranno ancora vietati, sia all’aperto che, a maggior ragione, negli spazi chiusi.

Amici e parenti

Da lunedì sarà possibile tornare a vedere anche gli amici. Obbligo di distanziamento e di utilizzo della mascherina.

La mascherina

In Regione Lombardia è obbligatoria, e probabilmente lo resterà ancora per un po’. Per il governo, e quindi per le altre Regioni, il suo utilizzo è soltanto consigliato all’aria aperta, mentre è obbligatoria negli spazi chiusi.

Parrucchieri

Riceveranno su appuntamento, garantendo una distanza di due metri, con mascherina e lavaggio obbligatorio dei capelli. I clienti dovranno essere dotati di grembiule e asciugamani monouso. Le stesse regole valgono per i centri estetici.

Ristoranti

Si riparte con molte incognite e un obbligo. Il distanziamento di almeno 4 metri per cliente. Mascherine obbligatorie per il personale di sala, niente carta del menu. I piatti saranno indicati su una lavagnetta o potranno essere scelti direttamente su uno smartphone o un tablet. Meglio carta e bancomat, no ai contanti.

Bar

Zucchero in bustina obbligatorio, addio a lattiere e zuccheriere. Vietati vassoi e contenitori al bancone per gli aperitivi.

Negozi

Percorsi di ingresso e uscita differenziati, ove possibile. Se la superficie calpestabile dell’esercizio non supera i 25 metri quadrati, sarà possibile entrarvi non più di uno alla volta. Vietato ai clienti toccare la merce. Sanificazione obbligatoria ogni giorno.

Seconde case

Si potranno raggiungere le seconde case all’interno della Regione di residenza, resta vietato uscirne, a meno che la necessità di raggiungere la propria seconda casa sia legata a urgenti lavori di manutenzione.

In chiesa

Laddove possibile le parrocchie da lunedì dovranno ricorrere a volontari che agevolino ingresso e uscita, facendo rispettare percorsi di entrate, e di uscita, alternativi. I sacerdoti dovranno utilizzare guanti di gomma per la somministrazione dell’eucarestia.

Musei

Anche i musei potranno riaprire. Le regole: visite contingentate per numero di visitatori e fasce orarie, in modo da poter gestire il rischio di un orario “di punta”. Obbligo di mascherine per i visitatori e per il personale, ricorso a siti web e app per l’acquisto dei biglietti in modo da scongiurare il rischio di file agli sportelli biglietteria. Gli spazi comuni come servizi di ristoro e commerciali dedicati al merchandising e vendita libri, andranno adeguati alle norme di contingentamento dei visitatori e distanziamento sociale.

In realtà molte strutture museali lunedì non riapriranno ancora, non avendo avuto ancora né il tempo né le risorse per adeguarsi alle novità.

Cinema e teatri

Il Governo sarebbe intenzionato a riaprire cinema e teatri a partire dalla prima settimana di giugno.

Tuttavia, ad oggi, non vi sono certezze, soltanto voci. L’idea è comunque quella di far entrare al cinema e a teatro un numero limitato di persone, obbligandole ad indossare le mascherine. Ci sarà presumibilmente il controllo della temperatura in entrata e in uscita, ci saranno dispenser igienizzanti all’ingresso, ticket digitali e nessuna coda in biglietteria.

Tra le possibilità al vaglio, anche quella di mettere un limite di spettatori (si parla di 200 persone al chiuso e di non più di mille all’aperto).

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