Si scaglia contro un’altra capotreno
Ma questa volta riescono a fermarlo

Nuova aggressione ieri mattina dopo quella ai danni della giovane addetta comasca - In manette un uomo di 43 anni di Garbagnate: è sospettato di un terzo episodio di violenza

Como

Un uomo di 43 anni è stato arrestato dalla polizia ferroviaria di Milano Bovisa per resistenza e lesioni dopo aver aggredito una capotreno.

Si tratterebbe, in base ai primi accertamenti, della stessa persona che lo scorso 17 gennaio aveva picchiato una capotreno a Seregno, a bordo di un convoglio in arrivo dalla stazione di Como san Giovanni.

In quell’occasione il 43enne Christian M. (che ha diversi precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona) la aveva presa a calci e pugni, procurandole ferite giudicate guaribili in 10 giorni e innescando una lunga coda polemica non soltanto sulla sicurezza a bordo dei treni ma anche, e soprattutto, sul fatto che a quanto pare nessuno tra i passeggeri fosse intervenuto in aiuto della donna, 29 anni, residente in provincia di Como.

La seconda aggressione, quella che ha condotto all’arresto dell’uomo - originario di Bollate ma residente a Garbagnate Milanese - è avvenuta ieri mattina alle 10.15 alla stazione di Cadorna, sempre ai danni di una donna, costretta poi alle cure del pronto soccorso per traumi per fortuna non gravi.

Secondo quanto ricostruito da personale della Polfer di Milano Bovisa, che era sulle tracce dell’uomo già da diversi giorni, il 43enne si sarebbe rivolto contro la addetta colpevole di averlo invitato a scendere dal convoglio, essendo lo stesso giunto al capolinea. L’ha colpita con un pugno al volto, dopodiché ha tentato la fuga, ma è stato bloccato prima che potesse allontanarsi dalla stazione.

In realtà le aggressioni sarebbero addirittura tre: la polizia sospetta infatti che lo stesso viaggiatore sia l’autore di una terza aggressione, meno violenta, commessa sempre a Seregno e sempre nei confronti di una capotreno donna, 39 anni, lei pure comasca, il 14 gennaio.

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