Sintomi lievi: in Svizzera
tassa al Pronto soccorso

La decisione di Berna di applicare 50 franchi (esclusi giovani e bimbi) sta facendo discutere

Mentre il Governo di Bellinzona ieri a metà pomeriggio ha annunciato che «la campagna di vaccinazione in Ticino procede spedita con oltre 285 mila dosi somministrate, invitando chi è in nota al centro di Giubiasco a dirottare su Biasca, dove a disposizione vi sono circa 4 dosi di vaccino libere», da Berna è rimbalzata una notizia destinata sicuramente a far discutere.

Questo in virtù del fatto che il Consiglio degli Stati - la Camera “alta” del Parlamento svizzero - ha dato il via libera alla tassa da 50 franchi (circa 46 euro) da applicare a chi si reca in Pronto Soccorso con sintomi lievi. L’obiettivo è sgravare i Pronto Soccorso da un carico eccessivo di casi lievi da trattare. Dal provvedimento saranno però esclusi bambini e giovani nonché i pazienti inviati da un medico e quelli che vengono successivamente ricoverati.

Il voto parlamentare - anche il Consiglio nazionale, la Camera “bassa” del Parlamento, si è espresso in questa direzione - ha creato un ampio dibattito nella vicina Confederazione, con la vicenda destinata inevitabilmente ad approdare sul tavolo del ministro Alain Berset, la voce del Governo di Berna da inizio pandemia ad oggi.

Con 27,31 casi ogni 100 mila abitanti (8 quelli annunciati ieri da Bellinzona, con un totale di 3 pazienti ricoverati negli ospedali cantonali) il Ticino si conferma nel frattempo all’ultimo posto della graduatoria federale per incidenza di contagi. M. Pal.

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