«Suo figlio ha bisogno di soldi»
Anziano truffato, tre a processo

Como: l’uomo, 91 anni, ha consegnato denaro, bancomat e preziosi. Grazie ai tabulati telefonici la Polizia ha potuto risalire a tre uomini

La storia (triste) è la solita.

Un branco di truffatori che prende di mira un anziano, in questo caso di 91 anni residente in centro città, e lo raggira portandogli via soldi, ori, e pure fa fede nuziale ricordo della moglie defunta. Quello che è diverso, nell’odiosa vicenda che stiamo per raccontare, è l’epilogo.

Perché questa volta gli uomini della squadra Mobile sono riusciti a risalire a tre sospettati, portandoli in aula in seguito alla citazione diretta a giudizio decisa dalla Procura di Como. Accusati di truffa sono infatti tre napoletani, Edoardo Cannavacciuolo (37 anni), Salvatore Del Prete (28 anni) e Mario Gallo , 32 anni.

Nel corso della prima udienza il giudice ha rinviato tutto a giugno quando dovrebbero essere sentiti la vittima del raggiro (un signore di 91 anni che abita nella zona di Como Borghi) e gli agenti della squadra Mobile che – grazie ai tabulati telefonici – riuscirono a risalire ai presunti responsabili.

I fatti risalgono al 27 settembre 2017. L’anziano, che viveva con una badante ma che nel momento del raggiro era da solo, ricevette una chiamata al telefono da parte del classico finto avvocato che riferiva di un incidente con protagonista il figlio che in auto aveva travolto in quel di Milano una serie di pedoni.

I falsi collaboratori

Per questo motivo, insomma, il legale avrebbe mandato dei collaboratori a raccogliere soldi per poter essere pagato del lavoro che stava facendo. I truffatori, dunque, ben conoscevano le abitudini del novantunenne, sapevano che era da solo in casa in quel momento e sapevano anche il figlio effettivamente si trovava a Milano.

Ovviamente, subito dopo la telefonata, alla porta si presentò un signore «sui quarant’anni – raccontò il vecchietto alla polizia – di carnagione chiara, capelli corti, lisci e scuri e barba incolta, italiano e primo di inflessioni dialettali, vestito in modo distinto». Il truffatore, accompagnato da un complice, si fece consegnare 120 euro, il bancomat con il pin, la fede nuziale ricordo della moglie defunta e tre orologi di pregio, uno d’oro.

L’allarme

Le indagini partirono subito, in quanto il figlio – avvisato via telefono di quanto accaduto – rientrò subito da Milano avvisando la polizia. Le indagini hanno permesso di risalire alle persone sospettate attribuendo anche i ruoli nella truffa: Cannavacciuolo sarebbe stato l’uomo della telefonata all’anziano per avvisarlo del finto incidente, mentre Del Prete e Gallo si sarebbero presentati poco dopo, vestiti in modo distinto e fingendosi collaboratori dell’avvocato, nell’appartamento della vittima a Como per farsi consegnare orologi, contanti e la fede nuziale.

Ora, assistiti dagli avvocati Fabrizio Maldini e Domenico Raschellà , i tre avranno modo di fornire - davanti al giudice - la loro versione di quanto viene contestato.

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