Tamponi, basta quarantene infinite
Da settembre obbligatori entro 48 ore

Covid: La Regione ha fissato le nuove linee guida per la sorveglianza Potranno essere richiesti da tutti i medici extraospedalieri e si faranno in ospedale

Tamponi entro due giorni, attivazione di una rete di sorveglianza che dai luoghi di lavoro si estende a tutta la medicina territoriale e trasferimento di casi positivi, in caso di situazioni abitative inadeguate, in strutture residenziali apposite.

La sanità si organizza per affrontare nel modo più efficiente possibile il monitoraggio sanitario per individuare precocemente e gestire eventuali nuovi casi di Covid-19 e evitare o arginare la ripresa dell’epidemia.

La prima novità, già operativa dal 3 agosto, è che dei tamponi non si occupa più Ats attraverso le postazioni mobili - a Como c’era quella di via Castelnuovo - ma Asst Lariana, ovvero l’azienda ospedaliera Sant’Anna, che telefonerà ai pazienti per fissare l’appuntamento dopo la segnalazione di un possibile caso positivo da parte del medico di base (a meno che le condizioni del paziente rendano necessario il tampone a domicilio).

La facoltà di chiedere i tamponi da settembre - la data non è ancora stata fissata dalla Regione - verrà estesa a tutta la medicina territoriale, quindi, oltre che al medico di base e al pediatra, anche a guardia medica, medici in servizio nelle case di riposo o in altre strutture socio-sanitarie, medici del lavoro o dell’assistenza domiciliare.

Il tampone, in base alle nuove linee guida stabilite dalla Regione d’accordo con Comitato tecnico scientifico, Ordini dei Medici e degli Infermieri, sindacati, Anci e Direzioni strategiche di Ats e Asst, dovrà essere effettuato entro 48 ore dalla segnalazione.

Una novità importante, che permetterà di attivare più rapidamente il tracciamento dei contatti e l’isolamento in caso di esito positivo, ma eviterà inutili quarantene in caso di negatività. L’esito del tampone sarà trasmesso da Asst al medico di base.

Strutture residenziali

Fra le altre misure previste dal piano della Regione, c’è anche la creazione di strutture residenziali apposite dove potranno essere trasferiti i pazienti positivi le cui condizioni abitative non garantiscono l’isolamento. Inoltre Ats organizzerà lo screening dei lavoratori del turismo e della ristorazione, del comparto agricolo, dei trasporti, dei poli logistici della distribuzione, della sanità, delle badanti e di altre categorie giudicate a rischio.

«Con queste misure, alla stesura delle quali abbiamo contribuito - spiega Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei medici comasco e regionale - sì è voluto creare una rete di sorveglianza per individuare i pazienti sospetti o nuovi focolai, sempre attraverso l’inserimento nel portale dedicato, ma contestualmente attivando l’esecuzione del tampone entro 48 ore».

«Rispettare le precauzioni»

Una procedura più veloce ed efficiente - notoriamente la macchina dei tamponi ha manifestato diverse criticità nei mesi scorsi. «Questa fase di sorveglianza è importantissima - aggiunge Spata - per evitare che la pandemia ricominci. Ma come sempre devo ricordare che la miglior forma di prevenzione resta il rispetto scrupoloso delle misure di protezione raccomandate dagli esperti: la mascherina, il distanziamento, l’igiene delle mani. Sono precauzioni indispensabili: guardiamo cosa sta succedendo negli altri paesi, dove il ricorso a queste misure è stato molto meno stringente».

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